Giornata contro la violenza sulle donne, Dirigenti Scuola: ' Accolto appello di Valditara, serve cambiamento culturale'
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“Quella di oggi è e deve essere una giornata di riflessione ma anche di presa di coscienza per noi che, ogni giorno, abbiamo a che fare con la formazione delle future generazioni, consci che l’essere umano è un ‘prodotto’ di cultura; non nasce formato, va formato. Contro la violenza di genere è necessaria una rivoluzione culturale”. Così il sindacato Dirigenti Scuola nella giornata contro la violenza delle donne. (Tuttoscuola)
Su altri giornali
Genova. Iniziamo con il primo paradosso: la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, oggi, 25 novembre, non è affatto internazionale. Basta dare un'occhiata ai principali organi di informazione al di fuori dei confini del nostro Paese per accorgersi che la convenzione viene cavalcata solo a casa nostra. (Genova24.it)
Hnia Harrati racconta la sua storia di bambina scappata con la famiglia da un padre padrone, e diventata una stilista che ora aiuta persone con esperienze simili alla sua. Amelia Esposito elenca e analizza i dati del 2024 sulla violenza contro le donne, a un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin. (Corriere della Sera)
Il 25 novembre del 1960 la jeep su cui viaggiavano tre donne rimase vittima di un’imboscata: loro vennero bastonate, uccise, i loro corpi rimessi sull’auto che fu lanciata in un fosso per far credere che la loro morte fosse stata soltanto un’incidente. (la Repubblica)
È questo l’obiettivo della settima edizione di #Sempre25novembre, che Sorgenia rilancia in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e che svilupperà nel corso di tutto il 2025 con una serie di importanti collaborazioni. (Adnkronos)
Ma l’assenza di dati affidabili, e l’incapacità di leggerli, impedisce di rilevare gli impatti favorevoli. “Il nostro sguardo non deve essere sull’uomo violento maltrattante, e qualche volta anche assassino, ma su tutto un sistema che gli ha permesso” di commettere quelle azioni. (Il Fatto Quotidiano)
Un ordine del giorno per avviare con farmacisti, medici di base e commercianti un percorso che doti Sassari di una rete di protezione per le donne vittime di violenza attraverso l’attivazione di punti di rifugio in cui ricevere accoglienza e supporto nella richiesta di assistenza ai centri antiviolenza. (SARdies.it)