Ogni 10 minuti una donna viene uccisa dal partner o da un famigliare
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il 25 novembre, scelta come data per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana, barbaramente uccise il 25 novembre 1960 dagli agenti del regime di Rafael Trujillo, si fanno bilanci, si diffondono numeri, si constatano peggioramenti, miglioramenti, stagnazioni, si organizzano manifestazioni. Ma prima dei numeri, che sono, vedremo, centrali in questo articolo, è forse utile partire da una considerazione che può essere presa come piccola mutamento positivo della società: il fatto che la parola femminicidio sia divenuta di uso comune, sia uscita dai circoli ristretti di studiose e di attiviste, diventando, invece, parte del linguaggio corrente, con un significato chiaro alla maggior parte delle persone. (Elle)
Se ne è parlato anche su altri media
Dopo i cortei del weekend – a Roma hanno sfilato in 150 mila – altre piazze d’Italia sono pronte a riempirsi. Oggi, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. (la Repubblica)
Ogni giorno, nel mondo, donne e ragazze subiscono violenze fisiche, psicologiche ed economiche. Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è importante soffermarsi su quanto sia complessa e sfaccettata la violenza basata sul genere. (La Gazzetta dello Sport)
Perché il 25 novembre Le tre donne si chiamavano Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, erano tre sorelle che nella Repubblica dominicana degli anni Cinquanta osarono sfidare il regime di Rafael Leonidas Trujillo. (la Repubblica)
Nel cortile di Palazzo reale a Napoli, alla presenza del governatore della Campania Vincenzo De Luca e dell'assessore regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini, il flash mob dal titolo "Mai piu'", in occasione della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne 25 novembre 2024. (Tiscali Notizie)
Sarà inaugurata questa mattina, alla stazione dei carabinieri di Montemarciano. E’ nelle Marche da un anno e mezzo, arrivata da Alessandria, il suo precedente impiego, e grazie a lei le donne da oggi avranno una possibilità in più per denunciare e lasciare uomini violenti. (il Resto del Carlino)
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si è svolto il corteo Libere di camminare, Libere di desiderare, Libere di essere libere. Oltre tremila studenti hanno aderito all'evento organizzato dalle scuole superiori di Parma, dal Centro Antiviolenza di Parma, dai Centri di formazione e dall’associazione Maschi che si immischiano Parma. (La Repubblica)