Scusate progressisti, ma il campo largo come ha votato in Europa?

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Approfondimenti:
Secolo d'Italia INTERNO

Confiteor: alla nascita del governo Draghi, rimasi perplesso per la decisione di Giorgia Meloni di collocarsi all’opposizione. Mi parve, allora, una scelta di auto-isolamento a fronte dell’ ingresso in una “union sacrée” che, nella mia visione, sarebbe stata una legittimazione definitiva e di chiusura irreversibile all’accusa di antifascismo. Era una posizione rispettabile la mia, intendiamoci. Ma ero in errore: ebbe ragione lei. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione europea con 401 voti. La candidata tedesca è stata sostenuta dal suo partito (Ppe), dai socialisti e dai liberali e questo le ha consentito di superare la soglia necessaria di 361 voti. (Tempi.it)

Nicola Procaccini, l'uomo di punta di Giorgia Meloni al Parlamento europeo, non ha dubbi: nonostante la copiosa delegazione di Fratelli d'Italia a Bruxelles abbia deciso, dopo un lungo tentennamento, di non votare Ursula von der Leyen per un secondo mandato da presidente della Commissione Ue, il nostro Paese non avrà ripercussioni e otterrà un portafoglio di peso, così come richiesto dalla premier a più riprese. (EuropaToday)

«Una scelta che potremmo dire sentimentale, di coerenza verso la propria comunità e i propri elettori. Ma dal punto di vista degli assetti europei fallimentare». Così Lorenzo Castellani, storico e politologo dell’Università Luiss Guido Carli, legge il voto contrario di Fratelli d’Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen. (Italia Oggi)

L’agenda anti-popolare di Ursula reloaded (di S. Fassina)

E’ stata rieletta presidente della Commissione Europea per un secondo mandato, dal 2024 al 2029. Ursula von der Leyen ce l’ha fatta solo grazie ai Verdi. (Adnkronos)

Dall’inviato a Strasburgo – Il voto di conferma di Ursula von der Leyen per il bis alla presidenza della Commissione Europea andato in scena oggi (18 luglio) al Parlamento Europeo ha un impatto anche sull’Italia, più precisamente sulla premier Giorgia Meloni e sui 24 eurodeputati di Fratelli d’Italia. (EuNews)

Allegria a Strasburgo: nonostante i risultati elettorali di giugno, la “maggioranza Ursula” si allarga. I “barbari”, per insuperabili limiti strutturali della loro interpretazione dell’interesse nazionale e per pochezza delle loro leadership, rimangono fuori le mura della cittadella assediata dagli hillbilly del nostro continente. (L'HuffPost)