La Red Bull ammette: "Abbiamo un sistema per modificare l'altezza della vettura in regime di parco chiuso"

La Red Bull ammette: Abbiamo un sistema per modificare l'altezza della vettura in regime di parco chiuso
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A sei gran premi dal termine della stagione, la corsa per il titolo mondiale è sempre più serrata e un'indiscrezione riportata dallapotrebbe infiammare ulteriormente i già caldissimi animi. Con Max Verstappen leader della classifica (331 punti), ma a secco di vittorie da otto gare, e Lando Norris primo inseguitore (279), ma autore di due trionfi (e tre podi) negli ultimi quattro appuntamenti del Mondiale, le rivelazioni del broadcaster inglese faranno sicuramente discutere. (Eurosport IT)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In più di un’occasione la scuderia di Milton Keynes ha “violato” lo spirito della norma, approfittando delle pieghe regolamentari e delle zone grigie, di fatto senza infrangere il regolamento. Red Bull, da sempre in F1, ha cercato di galleggiare sulla linea di confine del regolamento tecnico. (FUNOANALISITECNICA)

“Il dispositivo esiste ma non è accessibile una volta che la vettura è assemblata e pronta a scendere in pista”. (Il Fatto Quotidiano)

A poche ore dal ritorno in pista della Formula 1 ad Austin dopo una lunga pausa autunnale, Autosport lancia una bomba destinata a far discutere. (Automoto.it)

Ma quindi la Red Bull modifica le vetture in regime di parco chiuso? Ecco tutto quello che sappiamo del T-tray Gate

Halloween si avvicina e, visto che ormai quella del 31 ottobre è una tradizione consolidata anche nel nostro Paese, sempre più persone sono in cerca di ispirazione per costumi che siano originali e non scontati. (DireDonna)

La macchina di Verstappen e di Perez infatti è dotata di un dispositivo che consente di modificare l'altezza del fondo nel punto chiamato T-Tray, l'ingresso del pavimento. La Red Bull è di nuovo al centro della bufera, stavolta per ragioni tecniche. (Corriere della Sera)

Se dal Gran Premio di Singapore nel paddock di Formula 1 non era volata neanche una mosca, ad Austin le prime notizie che arrivano hanno già dell’incredibile. (MOW)