Milan News, Criscitiello asfalta Ibra e sgancia la bomba: “Vi dico che Conte…”

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Il Milanista SPORT

La sconfitta casalinga contro il Napoli ha riaperto ferite mai veramente rimarginate in casa Milan. Il confronto tra Fonseca e Conte è stato vinto nettamente dal tecnico italiano, che era stato accostato proprio alla panchina del Milan prima dell'arrivo del portoghese. Nella bufera, poi, è finito anche e soprattutto Zlatan Ibrahimovic e la dirigenza rossonera. Oltre alle varie scelte sbagliate (tra le quali per alcuni c'è pure quella dell'allenatore), ai vertici del Milan si imputa un silenzio e un'assenza che sta spiazzando un po' tutti e che, di fatto, sta lasciando da solo Fonseca. (Il Milanista)

Ne parlano anche altri giornali

Carlo Pellegatti ha parlato a Pressing della possibilità di vedere in estate Conte sulla panchina del Milan. E a quel punto a Canale 5 è arrivata la provocatoria domanda di Valter De Maggio: "Ma sei così sicuro che conte avrebbe accettato il Milan?". (CalcioNapoli24)

Tuttosport: "Antonio, il grande rimpianto rossonero" (Milan News)

Intervistato a Sportitalia, Michele Criscitiello, noto giornalista, ha rivelato un clamoroso retroscena su Antonio Conte. Le sue dichiarazioni: PAROLE – «Il Milan non poteva prendere Fonseca. Per Fonseca e perché c’erano Conte e De Zerbi che chiedevano di allenare il Milan. (Milan News 24)

Conte, il grande rimpianto di Milan e Juventus

Il quotidiano torinese, per onestà intellettuale, ha ricordato come la prima scelta della proprietà del Milan, per la panchina, fosse lo spagnolo Julen Lopetegui. Che, per inciso, se la sta passando addirittura peggio di Fonseca, in Premier League con il West Ham. (Pianeta Milan)

Il 'basta Fonseca' è un'opinione legittima, ma ci sono errori individuali (fa gli esempi di Tomori, Pavlovic). Si iniziano a sentire i nomi dei sostituiti di Fonseca. (Pianeta Milan)

La prima e fondamentale è che nel torneo dei cantieri aperti c'è un capomastro più bravo di tutti gli altri e risponde al nome di Antonio Conte. Non partiva da zero e nemmeno da meno quaranta, come si ostina a ripetere, ma non era per nulla scontato che in meno di tre mesi fosse in grado di rendere il Napoli una sorta di monoblocco che ragiona, gioca e respira al ritmo del suo tecnico. (Panorama)