“Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio”: le lacrime e i tormenti dell’ergastolano Bossetti nella tesi innocentista della docuserie Netflix

“Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio”: le lacrime e i tormenti dell’ergastolano Bossetti nella tesi innocentista della docuserie Netflix
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Esistono due modi per guardare “Il caso Yara: oltre il ragionevole dubbio”, l'ultimo prodotto nel filone delle docu-serie per piattaforme tv o canali tematici - Netflix, in questo caso - che si agganciano ai più eclatanti casi di cronaca per costruirci intorno una tesi. E questa è innocentista: lo si sa dal battage, lo si immagina fin da quando è comparso nel trailer Massimo Giuseppe Bossetti, lo si appura puntata dopo puntata. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Attesa finita. Da oggi 16 luglio su Netflix c'è la docuserie sul caso di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate uccisa nel 2010. (Corriere TV)

È disponibile in streaming da oggi, 16 luglio, Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio, docuserie che ripercorre la vicenda della scomparsa della tredicenne di Brembate di Sopra dando voce anche al presunto assassino, Massimo Bossetti: ecco perché farà parlare di sé. (ComingSoon.it)

Dal team di SanPa: Luci e tenebre di San Patrignano arriva oggi su Netflix, martedì 16 luglio, Il Caso Yara: Oltre Ogni Ragionevole Dubbio, docuserie in 5 episodi scritta da Gianluca Neri, Carlo G. (BadTaste.it TV)

Il caso Yara, così Netflix insinua il dubbio su Bossetti: la maestra di ginnastica «mai indagata», le sferette metalliche e la forzatura sul furgone

La docuserie in cinque episodi diretta da Gianluca Neri (dietro anche “SanPa: luci e tenebre di San Patrignano") e scritta da Carlo G. Farà parlare di sé e anche molto. (ilmessaggero.it)

Il corpo è stato ritrovato il 26 febbraio del 2011. Il 26 novembre del 2010 Yara Gambirasio è scomparsa da Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. (Fanpage.it)

Chissà se Massimo Bossetti recita o dice il vero, quando si dichiara innocente. Se piange a comando, come ammise di saper fare durante un interrogatorio subito dopo l’arresto, a giugno 2014, oppure se le lacrime sono spontanee. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)