Perché è stata la Davis di Berrettini

Perché è stata la Davis di Berrettini
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale SPORT

Sì, è vero: con Jannik Sinner ormai si parte in vantaggio di un punto e mezzo. Ma questa è stata la Davis di Matteo Berrettini, della sua definitiva resurrezione, dalla restituzione al tennis che conta di un giocatore che non poteva, e non doveva, scivolare così nell’oblio. Un bravo ragazzo, un bravo campione, lo sportivo della porta accanto. Che ora ha diritto di avere un finale di carriera senza infortuni e sfortune: “Nella vita non si sa mai, ma adesso finalmente so che a giocare ancora mi diverto. (il Giornale)

Su altre fonti

"È stata una Coppa voluta". (Sky Sport)

"E' stata una vittoria sofferta, voluta, desiderata tanto. "La Coppa è pesante - dice ancora Berrettini - si 'smontava' e non volevamo romperla. (Il Mattino di Padova)

L’anno scorso non era presente in campo un certo Matteo Berrettini, cuore viola, che invece in questa competizione, sia nella giornata di ieri contro l’Australia che nella finale di oggi contro l’Olanda, è stato decisivo, vincendo due match, a cui ha poi dato seguito il n. (Firenze Viola)

Le lacrime bellissime di Matteo Berrettini e altre quattro cose che non dimenticheremo della Coppa Davis vinta dall'Italia

Partiamo dalla fine perché quelle lacrime di Matteo Berrettini abbracciato a Jannik Sinner che ha appena fatto il punto decisivo nella finale con l'Olanda sono la somma di tutto quello che il tennista romano si è portato dentro negli ultimi anni. (Vanity Fair Italia)

TENNIS - Bel siparietto nella conferenza stampa finale della Coppa Davis 2024: Jannik Sinner ha dato veramente tutto in campo e fuori e ha un momento di emozione che viene subito colto dall'amico e compagno di squadra Matteo Berrettini (Eurosport IT)

L’azzurro si è imposto nel doppio giocato in coppia con Jannik Sinner contro l’Argentina, ha poi regolato l’australiano Thanasi Kokkinakis al termine di un’autentica maratona e ha poi liquidato l’olandese Botic van de Zandschulp in occasione dell’atto conclusivo. (OA Sport)