Quelli per cui i bambini ucraini valgono meno di quelli palestinesi

Quelli per cui i bambini ucraini valgono meno di quelli palestinesi
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Panorama ESTERI

I morti non sono tutti uguali. E non parlo delle cause e delle ragioni, parlo dei popoli. Non che avessi bisogno di una riprova ma nelle ultime 24 ore ho volutamente messo gli occhi, fissi, sui miei social dove ho il riscontro di una bella fetta della società. Volevo percepire la reazione della massa (per quello che vale) alla strage nell’ospedale pediatrico di Kiev. Al momento siamo a quota zero: ZERO. (Panorama)

Su altre fonti

«Intorno alle 2 del mattino è iniziato un massiccio attacco di droni nella regione di Rostov: le forze di difesa aerea hanno distrutto e soppresso diverse decine di obiettivi in ;;varie aree dell'oblast con attrezzature di guerra elettronica», afferma il governatore Vasily Golubev citato dall'agenzia di stampa russa Tass. (ilgazzettino.it)

“L’UNICEF sta lavorando con le autorità locali e i partner per identificare e supportare i bisogni dei bambini che sono stati trasferiti in altre strutture sanitarie e per fornire ulteriore assistenza di emergenza all’ospedale danneggiato e alle altre comunità colpite dagli attacchi di ieri Tratto dal profilo X dell’UNICEF: (UNICEF Italia)

La Società Italiana di Pediatria esprime profondo sdegno e dolore per il barbaro attacco all’ospedale pediatrico di Kiev che ha causato vittime tra i bambini innocenti. “I pediatri italiani sono a disposizione delle istituzioni italiane e internazionali per fornire supporto medico ai bambini feriti e alle loro famiglie, offrendo piena collaborazione per attività di accoglienza e assistenza. (Società Italiana di Pediatria)

“A 77 anni vado in Ucraina in moto per chiedere la pace e raccontare il dramma della guerra”

In guerra (salvo per chi ha sottoscritto le Convenzioni di Ginevra e mantiene la parola data) tutto è lecito. Se Volodymyr Zelensky inviasse dei sicari ad uccidere Vladimir Putin, ed essi avessero successo, chissà che questo non potrebbe portare alla fine del conflitto. (Italia Oggi)

Valery Bovkun è il capo del dipartimento di microchirurgia ricostrutti… Da medico, dico: non so con che coraggio questi bambini torneranno in ospedale, il luogo che doveva curarli e proteggerli, dopo quello che è successo». (La Stampa)

«Ho sempre fatto un viaggio all’anno in solitaria: Portogallo, Cipro, Turchia, Balcani… Io… Voleva tornare in Ucraina a un anno di distanza dal suo primo viaggio, e la manifestazione per la pace in programma giovedì 11 luglio a Kiev gli è parsa l’occasione giusta. (La Repubblica)