Femminicidio di Giulia, la difesa di Turetta: «Niente premeditazione, Filippo non merita l’ergastolo»
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Nega l'esistenza dell'aggravante della premeditazione, perché la volontà di Filippo Turetta precedente al femminicidio di Giulia Cecchettin non è stata granitica, nel tempo. Nega che il delitto sia stato commesso con crudeltà, perché non sono sufficienti le 75 coltellate a sostanziare l'esistenza dell'aggravante. E poi si riferirà anche al reato di stalking, perpetuato per oltre un anno nei confronti di Giulia Cecchettin. (La Nuova Venezia)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Vicino ai suoi difensori, Giovanni Caruso e Monica Cornaviera, siede l’imputato che ieri, lunedì 25 novembre, ha ascoltato quasi impassibile, sempre con la testa bassa, la requisitoria del pm Andrea Petroni che ha chiesto la condanna all’ergastolo e gli interventi delle parti civili. (leggo.it)
Nell'elenco, la ragazza spiegava che il 22enne aveva "idee strane sulla tortura" e che, se si fosse sentito tradito, si sarebbe fatto giustizia da solo. (Fanpage.it)
VENEZIA. «Voi non dovrete emettere una sentenza giusta, dovrete pronunciare una sentenza secondo legalità», è la richiesta di Giovanni Caruso, avvocato di Filippo Turetta, davanti alla Corte d’Assise di Venezia, schierata, «E la legalità vi impone di giudicare Filippo Turetta con una mano legata dietro la schiena, che non risponde alla legge del taglione. (La Stampa)
È la lista che Giulia Cecchettin, il 31 luglio di un anno fa, poche settimane prima di perdere la vita per mano dell'ex fidanzato - per cui il pm ha chiesto l'ergastolo per omicidio - aveva compilato, dopo averlo lasciato. (corriereadriatico.it)
In due ore e mezza ci porta dove Giulia Cecchettin è stata sequestrata, uccisa e gettava via. Alla sua destra, Filippo Turetta è stretto tra gli avvocati, a testa bassa. (la Repubblica)
Filippo Turetta resta impassibile e con lo sguardo basso mentre il pm Andrea Petroni chiede che sia condannato all'ergastolo per aver ucciso con premeditazione e crudeltà la sua ex, Giulia Cecchettin, massacrata con 75 coltellate. (il Giornale)