Ballottaggi, La Russa: “Il doppio turno incrementa l'astensione”
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Il ballottaggio delle Amministrative 2024 apre un dibattito nel centrodestra. Un ragionamento che guarda alla prospettiva. Sono due le considerazioni che raccolgono più consensi: la prima riguarda l’astensione; la seconda, la possibilità di abbassare la soglia di vittoria al 40 per cento già al primo turno. Entrambe passano per un obiettivo inevitabile: abolire il secondo turno. Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, parlando a Repubblica, ha detto che il suo partito riproporrà un emendamento taglia ballottaggi. (L'Opinione delle Libertà)
Ne parlano anche altre fonti
Secondo il presidente del Senato Ignazio La Russa i ballottaggi incrementano l’astensione quindi va superata la legge per l’elezione dei sindaci. E questo lo afferma mentre dalle città arrivano risultati non proprio entusiasmanti per il centrodestra. (Il Fatto Quotidiano)
Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, che prosegue: “La legge elettorale per i Comuni ha funzionato e funziona benissimo. Tant’è che negli ultimi trent’anni, ha garantito stabilità, governabilità e alternanza. (Avanti Online)
E non c’è dubbio, è stato notato anche su queste pagine, che il centrodestra ha un problema nelle elezioni cittadine. Un problema più strutturale, comune a tutti i grandi Paesi occidentali, e uno invece che riguarda in particolare il centrodestra italiano, che sembra incapace di selezionare candidati competitivi. (Nicola Porro)
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Lo scontro di dichiarazioni si è scaldato a tal punto che stamattina La Russa, intervistato dal Corriere della Sera, arriva a chiedere al segretario dem di “scusarsi” per le sue frasi “quasi eversive”. (Nicola Porro)
Il doppio turno è il Gran Belzebù delle destre almeno dal 2010, da quando Silvio Berlusconi incontrava Nicolas Sarkozy e prometteva l’importazione in Italia dell’elezione diretta del Presidente specificando: copieremo quel modello ma non tutto, noi pensiamo a un turno unico. (La Stampa)
La proposta del presidente del Senato e cofondatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa di rivedere il sistema di voto per i Comuni sopra i 15mila abitanti in vigore dal 1993 agita la festa del Pd dopo la vittoria nelle città di domenica e lunedì. (NT+ Enti Locali & Edilizia)