Sciopero nella sanità. “Gli aumenti sono briciole Non variano lo stipendio”
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– Sette euro netti in più al al mese per gli infermieri, diciassette per i medici sono briciole che di fatto non vanno a mutare gli stipendi ed anche per questo motivo il comparto sanitario oggi scende in piazza. Lo sciopero, proclamato dai medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up, al quale hanno aderito anche numerose altre sigle, è in programma oggi. (LA NAZIONE)
Su altre fonti
Così Antonio De Palma, presidente del sindacato ‘Nursing up’: “I motivi sono tanti. Sono migliaia le persone che hanno affollato piazza Santi e Apostoli, a Roma, per manifestare in occasione dello sciopero dei medici e professionisti sanitari. (ilmessaggero.it)
Lo sciopero, accompagnato da una manifestazione a Roma, è proclamato dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, dal sindacato medico Cimo Fesmed e dal sindacato degli infermieri Nursing Up. Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari, infermieri e altre professioni sanitarie. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sono 1,2 milioni le prestazioni che potrebbero saltare per la mobilitazione nazionale di 24 ore in Italia. A rischio tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 15.000 quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (100.000), i servizi assistenziali e le prestazioni infermieristiche e ostetriche, anche a domicilio, e gli esami radiografici (50.000). (il Resto del Carlino)
Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero nazionale di medici, dirigenti e professionisti del Ssn, in programma per oggi. (Italia Oggi)
E non saranno soli, con loro ci saranno i pazienti. Per la prima volta in Liguria, oggi, i medici di famiglia scenderanno in piazza. (La Repubblica)
– Rischio mercoledì nero per la sanità italiana. Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione alla protesta che coinvolge anche dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari "sono molto alte, fino a punte dell'85% compresi gli esoneri previsti per legge". (QUOTIDIANO NAZIONALE)