La rapina dei mari sta toccando il fondo

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il manifesto ESTERI

Una novella corsa all’oro che è una vera e propria discesa negli abissi. Perché rischia di alterare precari equilibri sedimentati in milioni di anni, in nome di una presunta penuria di materie prime critiche per la transizione ecologica e digitale divenuta quanto mai urgente. È il cosiddetto deep sea mining, l’estrattivismo minerario in mare profondo, sulle cui sorti torna a decidere dal 15 luglio in Giamaica l’International Seabed Authority (Isa), l’ente intergovernativo chiamato a regolamentare queste attività nei fondali oceanici (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«L’accordo firmato con la Conferenza delle Regioni lo scorso marzo evidenzia la centralità che il nostro progetto dedica ai territori e alle sue realtà imprenditoriali». Lo ha detto il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani, che ha partecipato all’evento “Napoli – Osaka, tutte le opportunità per le imprese campane a Expo 2025 Osaka” organizzato da Unione Industriali Napoli in collaborazione con lo Studio Legale Giambrone & Partners. (Impresa Italiana)

Si tratta della mossa con la quale l'Italia vuole entrare nel settore del "deep sea mining", cioè la ricerca di minerali nei fondali marini più profondi. Il 20 giugno scorso il governo italiano ha approvato un decreto che dà via libera ai progetti di ricerca di "materie prime critiche" - ossia minerali necessari all'industria elettrica - nelle acque territoriali. (L'INDIPENDENTE)

Trasferimento ricerca-industria: miracolo a Piedimonte S.G., taglio del nastro per Power4Future

(Adnkronos) – La visita in Brasile del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stata anche un’occasione per confermare il rinnovato rapporto di fiducia tra Enel e il Brasile. All’incontro a Brasilia con il presidente brasiliano Luis Inácio Lula erano presenti anche l’Ad di Enel Flavio Cattaneo, il direttore Relazioni Esterne Nicolò Mardegan e Antonio Scala, Country Manager Brasile di Enel. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Dopo circa tre anni trascorsi per ottenere le autorizzazioni ambientali, lo stabilimento Power4Future nell’ex polo della logistica (che era nato a servizio del grande stabilimento automobilistico) ed ex sede Cosilam a Piedimonte San Germano, è giunto al suo grande giorno: l’inaugurazione. (Frosinone News)