“Aggressioni? Sempre peggio. Nei pronto soccorso spesso si crea un imbuto e le persone incolpano noi”: il sit-in dei medici del Cardarelli

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Il Fatto Quotidiano SALUTE

Medici e infermieri aggrediti e personale sanitario in fuga dai nosocomi, in particolare dai pronto soccorso. È la fotografia drammatica della situazione di molti ospedali italiani. Da nord a sud le aggressioni verbali e fisiche sono ormai all’ordine del giorno scatenando la protesta dei camici bianchi che si sono dati appuntamento sui gradini del Cardarelli di Napoli, il più grande ospedale del Mezzogiorno, per un sit in simbolico. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

Manifestazione di protesta dei medici sulla scalinata dell'ospedale Cardarelli di Napoli dopo le ultime aggressioni ai sanitari in pronto soccorso. "Il governo si preoccupi di proteggere gli ospedali così come i monumenti, siamo obiettivo sensibile", dice il chirurgo del Cardarelli, Eugenio Gragnano. (La Stampa)

Così Alessandra Manzi, una dottoressa foggiana presente alla manifestazione in corso nel capoluogo dauno contro le violenze sugli operatori sanitari. Giuseppe Cartagena, medico specializzando, spiega che nel corso del serivizio di guardia medica "veniamo minacciati e aggrediti dai pazienti; questo perché spesso chi viene da noi pretende prestazioni che noi non possiamo erogare. (Il Messaggero Veneto)

' La Regione Puglia è al fianco degli operatori sanitari pugliesi '. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Foggia, medici e infermieri in presidio dopo gli attacchi in ospedale

“Quanto accaduto al Policlinico Riuniti e in altri presidi in altre parti d’Italia è la drammatica spia di un’emergenza per troppo tempo sottovalutata dalla politica, una politica che con continui e miopi tagli alla sanità pubblica ha prodotto una gravissima carenza di personale, in particolare in avamposti come il Pronto soccorso, e altrettanto gravissime disaffezione del personale medico ed esasperazione dei cittadini”. (l'Immediato)

“Uniti contro le aggressioni”. (Sky Tg24 )

Uniti contro le aggressioni al personale sanitario». «Ora basta. (Corriere TV)