Golden Globe: brava Demi, ma non farci la predica
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Chi scrive ha esultato per il Golden Globe come migliore attrice protagonista a Demi Moore, perché in The substance è stata magistrale interprete di sé stessa, ovvero vittima del senso di inadeguatezza femminile, frutto di secoli di seconda fila. Ma poi, quando Moore ha cominciato a rivendicare quella meritatissima coppa, un po’ di entusiasmo è sceso per come l’ha rivendicata. «Quando pensiamo di non essere abbastanza intelligenti», ha detto (vero), «abbastanza magre» (e qui la predica comincia a scricchiolare, vista la straordinaria esilità dell’attrice), «abbastanza di successo»: basta, non più credibile. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
Una rivalsa come quella compiuta da Demi Moore nell’ultimo anno è di quelle che ricorderemo a lungo. (L'Unione Sarda.it)
Tantissimi i messaggi di congratulazioni giunti a Demi Moore soprattutto via social. (AMICA - La rivista moda donna)
Ospite de La Volta Buona, Nancy Brilli ha commentato il trionfo di Demi Moore ai Golden Globe. Nel complimentarsi con la star di The Substance, che nel discorso di ringraziamento aveva rivelato di essere stata definita "attrice da popcorn", ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. (Fanpage.it)
Che ha vinto la statuetta per la prima volta dopo 3 tentativi. Un’osservazione degradante che l’ha consumata nel corso degli anni, ha spiegato. (AMICA - La rivista moda donna)
Ma l’emozione più grande è quella di Demi Moore, che a 62 anni vince come miglior attrice in un film commedia o musical per The Substance, in cui è una diva televisiva che il terrore dell’invecchiamento porta a sperimentare una misteriosa sostanza, che le permette di ritornare la se stessa ventenne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dopo tanto oblio (e quarant’anni di carriera) una delle dive più amate di Hollywood torna alla ribalta vincendo a 62 anni il Golden Globe come miglior interprete per The Substance : «Non sono un’attrice da popcorn». (OGGI)