Gli angoli di Tiozzo. Baku, da capitale del petrolio a crocevia del cambiamento?
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Stefano Tiozzo Sulle rive del Mar Caspio, sorge una città dalla grande storia, e che tra le sue caratteristiche ha il curioso primato di essere l’unica capitale “sottomarina” del mondo. Posta a 20 metri sotto il livello del mate, in questi giorni Baku, la capitale dell'Azerbaijan, avrà su di sé tutti gli occhi dei media del mondo perché ospiterà un evento che in pochi avrebbero mai collegato a questa città: la Cop29, il vertice annuale globale che unisce i leader del mondo nella lotta contro il cambiamento climatico, si svolge ironicamente nel cuore di un’economia profondamente legata al petrolio (Avvenire)
Ne parlano anche altri giornali
Nelle montagne che vogliamo, i parchi dovrebbero essere più presenti di quanto lo sono oggi, ma dovrebbero anche adattarsi ai nostri tempi, aggiornando presupposti e indirizzi. Hanno ancora senso parchi intesi come aree chiuse delimitate da confini netti? (Il Fatto Quotidiano)
Nord globale contro Sud globale? Gli schieramenti che si confrontano nei negoziati climatici della Cop29 a Baku sono in verità sfaccettati. Anche sulla questione che si preannuncia centrale, la finanza climatica: chi paga, in che modo, quanto e per cosa. (il manifesto)
Cop 29, la super conferenza che mette attorno a un tavolo i Paesi del mondo, e che si apre oggi a Baku, è destinata a essere una lunga (12 giorni!) scampagnata per centinaia di sherpa, funzionari e esperti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Isabelle Werner lavora presso MeteoSvizzera nel settore «Cooperazione internazionale» ed è da diversi anni membro della delegazione svizzera alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. (MeteoSvizzera)
In concomitanza dell’apertura dei lavori della COP29 sul clima, l’11 novembre, presso il Palazzo Montecitorio di Roma, è stata presentata la campagna Clean the Cop! – Fuori i grandi inquinatori dalle Cop sul clima. (Eco dalle Città)
Inondazioni senza precedenti nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, in Pakistan, 29 agosto 2022. Keystone La Svizzera vuole che anche i Paesi in via di sviluppo che generano molte emissioni di CO 2 quali la Cina e la Russia paghino per la crisi climatica nelle nazioni più povere. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)