Perché il caso Spano è importante: le dimissioni, la transizione di Fratelli d'Italia e la polemica, punto per punto

Perché il caso Spano è importante: le dimissioni, la transizione di Fratelli d'Italia e la polemica, punto per punto
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Corriere della Sera INTERNO

Questo testo è stato pubblicato su PrimaOra, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati. Per riceverla occorre iscriversi a ilPunto e lo si può fare gratis per 30 giorni qui Può sorprendere che le dimissioni di un alto dirigente ministeriale — importante ma non certo noto al grande pubblico — diventino la notizia del giorno. Eppure il caso di Francesco Spano, che dopo pochi giorni ha lasciato il ruolo di capo di gabinetto del ministero della Cultura che gli aveva affidato Alessandro Giuli, è significativo davvero: perché è la classica vicenda che racconta i nostri tempi. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Una verità, nella vicenda da telenovela del dimissionario Francesco Spano, titolare del più breve incarico da capo di gabinetto nella storia del ministero della Cultura, è che l’assetto interno, la struttura organizzativa, ovvero l’anima politica e ideologica di FdI non aveva mai digerito il boccone imposto dal ministro Alessandro Giuli: la nomina di un corpo assolutamente estraneo, una personalità legata a Paolo Gentiloni, Giovanna Melandri, Giuliano Amato, un libertario appassionato di diritti della persona. (Corriere Roma)

– Dopo ore di “pressing” da parte di Palazzo Chigi si è dimesso oggi Francesco Spano, nominato appena dieci giorni fa capo di gabinetto dal ministro della Cultura Alessandro Giuli. Nella speranza di far calare in anticipo il sipario (almeno per ora) sul nuovo caso che ha investito il Collegio Romano, ancora scosso dopo l’affaire Sangiuliano-Boccia. (Agenzia askanews)

Spano, cosa c'è dietro le dimissioni: i contratti al marito Carnabuci, le chat, la lite tra Mollicone e la sorella del ministro. «E allora che fai, mi minacci?»

Di questo ha parlato la premier Giorgia Meloni, ospite delle celebrazioni per gli 80 anni de Il Tempo. Il caso Albania, la legge di Bilancio, ma soprattutto il nuovo caso che scuote il ministero della Cultura, con le dimissione del capo del gabinetto del ministro a causa di una serie di consulenze affidate in conflitto di interessi. (Il Fatto Quotidiano)

È un clima di sospetti e tensioni quello che ha accompagnato ieri le dimissioni del capo di gabinetto del ministro Alessandro Giuli. L’accusa, che ieri Report ha anticipato sui social, è quella per cui il ministro Giuli, nel 2022, quando dirigeva il Maxxi, avrebbe firmato un contratto di consulenza a Marco Carnabuci, il compagno di quello che allora, al Maxxi, era il suo segretario generale: Francesco Spano. (Corriere Roma)