Veramente un team di F1 sta imbrogliando con gli assetti? Ecco cosa sappiamo da una fonte FIA

Veramente un team di F1 sta imbrogliando con gli assetti? Ecco cosa sappiamo da una fonte FIA
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Automoto.it SPORT

La Formula 1 scalda i motori dopo una lunga pausa di tre settimane dell’ultimo round disputato a Singapore. Proprio in quell’occasione a tenere banco era stata la questione “ali flessibili” della McLaren, adesso per questo weekend del Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin, un’altra bomba è pronta a esplodere. Infatti, secondo quanto riportato dalla testata Autosport, un team di Formula 1 avrebbe individuato un trucchetto per modificare l’assetto della monoposto sotto il regime di parco chiuso, violando così il regolamento. (Automoto.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Invece, per l’ennesima volta nella stagione, a tenere banco non sono gli aspetti sportivi ma l’ennesimo trucco escogitato da un team in barba al regolamento tecnico. Gli amanti della F1 si aspettavano tutt’altro genere di ripresa delle ostilità dopo il lungo mese di inattiva in pista. (FUNOANALISITECNICA)

Stando a una clamorosa indiscrezione proveniente dal paddock della Formula 1, sarebbe stato identificata la scuderia che sta infrangendo il regolamento. La FIA starebbe sospettando che un team utilizzi un dispositivo per modificare l'altezza del "Front Bib" la parte anteriore del fondo, ndr durante il regime di parco chiuso, ovvero tra qualifica e gara. (Formula1 Web Magazine)

Un gesto invisibile eppure decisivo per aggirare le regole. Una squadra di F1, di cui non si conosce il nome, avrebbe trovato un sistema per modificare l’altezza da terra della macchina tra qualifica e gara, in regime di parco chiuso, quando non si possono fare variazioni sulle vetture tranne che per l’ala anteriore. (la Repubblica)

F1: è la Red Bull il team al centro del caso sulle modifiche dell'assetto in regime di parco chiuso

Nelle ultime settimane si sarebbero svolte interlocuzioni tra diverse squadre e la Fia per discutere le preoccupazioni che una squadra non identificata possa aver trovato un modo intelligente per regolare la distanza da terra della vettura tra le qualifiche e la gara. (La Gazzetta dello Sport)

Nella serata di ieri, la Federazione ha fatto esplodere il caso del T-Tray, una componente critica delle monoposto attuali. Questo caso si aggiunge ai tanti che sono scoppiati durante il 2024, dove la ricerca delle zone grigie è sempre più esasperata. (F1inGenerale)

"Il sistema esiste - ha spiegato un portavoce del team di Milton Keynes alla BBC - ma non è accessibile nel caso in cui la vettura sia totalmente assemblata". (Automoto.it)