Nomine Ue, von der Leyen e lo 'strappo' di Meloni: che cosa accadrà

Nomine Ue, von der Leyen e lo 'strappo' di Meloni: che cosa accadrà
Adnkronos INTERNO

Il 18 luglio a Strasburgo la legislatura 2024-29 potrà iniziare davvero. Quel giorno, come ha confermato la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles, gli eurodeputati con ogni probabilità voteranno, a scrutinio segreto, sull’elezione della presidente della Commissione indicata dai leader, Ursula von der Leyen. L’astensione di Giorgia Meloni sulla candidata, e il suo voto contrario ad Antonio Costa, primo presidente del Consiglio Europeo del Sud Europa dopo due belgi e un polacco, e all’Alta Rappresentante Kaja Kallas, non appare affatto, visto da Bruxelles, come uno strappo impossibile da ricucire. (Adnkronos)

Ne parlano anche altre testate

Parigi balla sull’orlo del baratro del debito pubblico ma disfa a suo piacimento nomine, politiche e rapporti nell’Unione. Anche nella crescita 2023 Roma (+0,9%) tiene il passo della Francia (+0,9%) e ha batte la Germania, in recessione. (Milano Finanza)

Vi presentiamo gli ultimi fatti, dati e analisi sul clima, spiegati dai più importanti esperti. A tu per tu con gli studiosi in prima linea nella lotta al cambiamento climatico per capire cosa succede al nostro pianeta: quali nuove strategie dovremo adottare? (Euronews Italiano)

“Una scelta sbagliata nel metodo e nel merito” dirà poi Meloni, che l’ha portata ad astenersi sul voto per la candidatura di Von Der Leyen in cerca del bis come Presidente della Commissione Europea. Di euronews (Euronews Italiano)

Meloni a Bruxelles, partita ancora aperta - MALPENSA24

Paura politica Ciò che non era affatto normale, visto che Lue non è uno Stato, bensì una sorta di confederazione di Stati che tutti partecipano alle decisioni e ciò, anzitutto, nella sede del Consiglio leuropeo. (Nicola Porro)

«Se a Parigi si insedia il governo del Rassemblement National ne vedremo delle belle». Dopo la scelta di dire no ad Antonio Costa e Kaja Kallas e di astenersi su Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni è sola e arrabbiata. (Open)

Di Massimo Lodi (malpensa24.it)