Hunter Biden, il figliol prodigo che faceva affari in Ucraina e Cina usando il nome di papà
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Le «accuse ingiuste», il complotto degli avversari politici, l’uso distorto della giustizia e dei processi: le motivazioni con le quali Joe Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter assomigliano molto alla «caccia alle streghe» evocata da Donald Trump per difendersi nei processi anche durante la campagna elettorale. Certo, il paragone non tiene se si guarda alle accuse e alle condanne: quelli di Hunter Biden sono reati per i quali difficilmente si va in carcere negli Stati Uniti; Trump nei processi, ormai cancellati con un colpo di spugna dopo la vittoria al elettorale, era accusato di reati gravissimi come avere tentato di ribaltare la sconfitta nel voto del 2020, o avere aizzato i suoi sostenitori che assalirono il Parlamento nel gennaio del 2021 . (Il Sole 24 ORE)
Su altre fonti
E invece, dopo la sconfitta dei democratici alle elezioni e il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, Joe Biden ha deciso di fare un ultimo regalo al figlio, cancellando tutte le accuse dei due processi in cui era coinvolto: il primo per il possesso di un’arma da fuoco che aveva ottenuto mentendo sull’uso di droghe, il secondo per reati fiscali, per non aver pagato 1,4 milioni di dollari di tasse e per il quale si è dichiarato colpevole. (ilmessaggero.it)
La decisione presa da Joe Biden di graziare Hunter però non si esaurirà nell’annuncio di domenica sera. NEW YORK — Alla fine ha prevalso l’angoscia del padre, davanti alla certezza di vedere il figlio già tossicodipendente in prigione, sulla promessa solenne fatta all’America di non interferire con la giustizia. (la Repubblica)
«Nessuna persona ragionevole che esamina i fatti dei casi di Hunter può giungere ad altra conclusione se non che lui è stato preso di mira solo perché è mio figlio, e questo è sbagliato», afferma il comandante in capo in una nota della Casa Bianca. (il Giornale)
Proprio la portata inusuale del provvedimento, oltre che la contraddizione patente con le assicurazioni sull’imparzialità della giustizia fatte da Biden durante il suo mandato, infiammano le polemiche negli Stati Uniti, anche all’interno del Partito democratico. (Il Fatto Quotidiano)
Ma ho preso il presidente in parola. Il governatore della California, Gavin Newsom, che ha ambizioni presidenziali, diventa il leader dem più eminente a rompere con Joe Biden per la grazia concessa al figlio Hunter. (Tiscali Notizie)
Ora, a meno di due mesi dall'insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump, e dopo aver trascorso le vacanze del Ringraziamento, l'anziano presidente ha annunciato il provvedimento che annulla le condanne penali, per possesso illegale di un'arma e per reati fiscali, il 54enne Hunter. (Adnkronos)