Biden grazia il figlio, ma Trump minaccia lo stato di diritto
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Aveva ripetutamente promesso di non farlo, ma alla fine, col mandato ormai agli sgoccioli, la grazia al figlio Hunter, Joe Biden l’ha concessa. Lo stesso presidente uscente non ha davvero tentato di giustificare la decisone come altro che il gesto di un anziano padre verso un figlio afflitto da anni penosi di assuefazione ed eccessi. Lo stesso Biden lo ha sostanzialmente ammesso commentando: «Spero che gli Americani comprendano le ragioni di un presidente e di un padre». (il manifesto)
Ne parlano anche altre testate
«Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente sia arrivato a questa decisione». Si chiude così la dichiarazione con cui Joe Biden rende noto di aver concesso la grazia al figlio Hunter, in attesa della sentenza dopo la condanna federale per acquisto illegale di un’arma e per evasione fiscale. (La Stampa)
Hunter Biden a 54 anni ha già vissuto molte vite; sopravvissuto ad appena due anni in un incidente stradale in cui morirono la mamma e la sorella; giovane studente a Georgetown finito nel tunnel di droga e alcol; uomo d’affari ancorato alle amicizie del padre capace di fondare e disfare società di consulenza; giovane dalla vita dissoluta che ha dissipato migliaia di dollari in lussi, … (La Stampa)
Trump era in difficoltà anche all'interno del suo stesso partito, per la cattiva qualità di alcune delle nomine annunciate. E quello che sta accadendo in queste ore. (Corriere TV)
I documenti per la grazia ad Hunter Biden, con la firma del presidente americano, sono stati depositati ufficialmente in tribunale. Ma non si placano le polemiche sulla decisione del presidente uscente in favore suo figlio: presa a norma costituzionale e in una prassi abituale per ogni amministrazione Usa a fine mandato, ma molto molto più estesa di quelle dei predecessori. (Il Fatto Quotidiano)
La First Lady americana, Jill Biden, ha dichiarato di sostenere la decisione del marito Joe di concedere la grazia a suo figlio Hunter per una serie di accuse di reati fiscali e violazioni delle leggi sulle armi. (LAPRESSE)
In realtà la sua è stata una scelta paterna perché Joe, 82 anni appena compiuti, aveva sempre detto che avrebbe rispettato il verdetto della giustizia atteso tra il 12 e il 16 dicembre. Ha messo la firma sul documento quasi sotto la scaletta dell’aereo che lo portava per la prima volta in Angola. (QUOTIDIANO NAZIONALE)