VIDEO: Zerocalcare e i tre livelli di ipocrisia della sinistra

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il Giornale INTERNO

C'è una sola parola per descrivere quello che sta accadendo a Più Libri Più Liberi di Roma: ipocrisia. La direzione decide di invitare il filosofo Leonardo Caffo, imputato in un processo per maltrattenti, e dopo le polemiche si difende appellandosi al garantismo. Alla fine, nonostante il passo indietro, continuano ad arrivare una serie di forfait, compreso quello di Zerocalcare. Ed è qui che si vede tutta l'ipocrisia della sinistra (il Giornale)

Su altri media

Zerocalcare al Salone del libro di Torino 2024 | foto di Andrea Fiamma per Fumettologica (Fumettologica)

Nelle ultime ore, dopo una serie di forfait, anche il fumettista Zerocalcare ha annunciato che non parteciperà alla fiera (dove avrebbe dovuto presentare un suo libro) per protestare contro la decisione della direttrice Chiara Valerio di invitare il filosofo Leonardo Caffo (il Giornale)

Dopo aver riflettuto qualche giorno, Zerocalcare ha annunciato oggi di aver annullato l'incontro editoriale con la curatrice del programma Chiara Valerio, previsto il 6 dicembre. (ilmessaggero.it)

Più libri più liberi, l’onda della polemica investe Chiara Valerio

Zerocalcare ha annullato il suo incontro con Chiara Valerio alla Fiera più libri più liberi, previsto il 6 dicembre, dopo le polemiche scoppiate per l'invito alla manifestazione del filosofo Leonardo Caffo, sotto processo per maltrattamenti e lesioni alla sua ex compagna. (Gazzetta di Parma)

Il filosofo al centro delle polemiche per la partecipazione alla prossima edizione di «Più libri più liberi», la fiera nazionale dedicata alla media e piccola editoria che si svolge a Roma dal 4 all’8 dicembre all’interno della Nuvola di Fuksas, non cambia idea sulla decisione di non intervenire più con la sua lectio magistralis prevista il 7 dicembre. (Corriere della Sera)

Da quando il caso è esploso sui social, alla fine della scorsa settimana, Caffo ha rinunciato ad andare e la direttrice della fiera Chiara Valerio ha inanellato una serie di svarioni che non hanno fatto altro che peggiorare la già di per sé problematica situazione. (il manifesto)