Spithill saluta Luna Rossa: “I talenti italiani faranno meglio di me”. Ora un ruolo da CEO in SailGP

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James Spithill ha vinto la America’s Cup per due volte (2011 e 2013 al timone di Oracle) ed è il timoniere con più affermazioni parziali nella competizione sportiva più antica del mondo: ben 17 sigilli nel corso della sua lunga carriera. Stiamo parlando di un’icona autentica della vela ed è il più giovane timoniere della storia ad aver vinto questa prestigiosa manifestazione, ma oggi sono arrivati i titoli di coda anche per il fuoriclasse australiano. (OA Sport)

Ne parlano anche altri giornali

Nelle acque agitate di Saint Tropez, dove in questi giorni si ritrovano i velisti di mezzo mondo per lo spettacolare raduno di fine stagione, il comandante Pigi naviga in sicurezza: dei venti uomini d'equipaggio sette hanno fatto la Coppa America (quattro con Luna Rossa) e gli altri hanno tutti qualche oro di prestigio in bacheca. (Corriere della Sera)

James Spithill è noto per le sue proverbiali rimonte e anche questa volta ci ha provato, ma il velista australiano non è riuscito a ribaltare il risultato nelle finali di Louis Vuitton Cup contro INEOS Britannia. (Sport Mediaset)

A lanciare nuovamente la sfida verso il futuro è lo skipper e team director Max Sirena che, a poche ore dalla conclusione dell'esperienza a Barcellona, ha fatto intendere di volerci riprovare fra qualche anno, magari con qualche modifica nel team sfruttando gli apporti provenienti dal team vincitore della prima Youth America's Cup (Sport Mediaset)

James Spithill dice addio a Luna Rossa Prada Pirelli: "Credo di esser alla fine. C'è una nuova generazione molto forte"

Da settembre 2022, dopo aver fatto benissimo in Formula Uno come ingegnere anche per piloti come Fernando Alonso, ha intrapreso una nuova vita e una nuova carriera con Ineos Britannia come Shoreside Performance Engineer, un viaggio di due anni che aveva l'obiettivo di portare questa squadra alla 37esima edizione dell’America’s Cup a Barcellona. (ChietiToday)

"So che in Italia ci sono tanti velisti di talento, c’è una ’next generation’ di velisti italiani molto forti, molto talentuosi e io sono felice di essere alla fine", ha ribadito Spithill. (Sky Sport)

Nell’edizione disputata tre anni fa nella baia di Auckland fu un esperimento rivoluzionario: nessun avversario aveva deciso di dotarsi di una coppia di atleti che si alternassero alla “guida” della barca e si trattò di una mossa impattante, che indubbiamente aiutò il sodalizio italiano a sorprendere gli avversari. (OA Sport)