Arrestato il latitante Olinto Bonalumi, era tra i ricercati pericolosi: deve scontare 13 anni di carcere

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Olinto Bonalumi, foggiano di 64 anni, era nell'elenco dei latitanti pericolosi dal 2022. Oggi la polizia di Stato lo ha arrestato a Roma. Bonalumi è condannato a più di 13 anni di carcere per concussione, furto e rapina tra le altre cose: in passato ha effettuato diversi furti da caveau di massima sicurezza. Sarebbe associato anche alle organizzazioni mafiose foggiane. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

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E' stato arrestato nel pomeriggio di oggi dalla polizia di Stato Olinto Bonalumi , 64 anni, latitante dal 2021 e inserito dal 2022 nell'elenco dei ricercati più pericolosi del ministero... (Virgilio)

Dal 2022 era inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi del ministero dell'Interno. – Arrestato a Roma il latitante foggiano Olinto Bonalumi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Olinto Bonalumi è stato arrestato a Roma. Dal 2022 era nell'elenco del latitanti più pericolosi

Bonalumi dal 2022 era stato inserito nella lista dei latitanti pericolosi del ministero dell'Interno: su di lui pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Ancona. (Today.it)

La Polizia ha arrestato a Roma il 66enne Olinto Bonalumi, dal 2022 figura come uno dei latitanti più pericolosi e collegato alla cosiddetta mafia della Società foggiana. Bonalumi deve scontare oltre 13 di anni carcere per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina. (Open)

Ma la lunga latitanza di Olinto Bonalumi, 64 anni, è finita ieri pomeriggio a Roma. L’uomo, uccel di bosco dal 2021, e inserito dal 2022 nell’elenco dei ricercati più pericolosi del ministero dell’Interno, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Corte di Appello di Ancona: deve scontare una pena di 13 anni, 4 mesi e 11 giorni per il furto da 5 milioni e 350mila euro al caveau della «NP service» di Foggia (maggio 2009), l’assalto al portavalori da 3 miliardi di lire del novembre ‘95 sull’autostrada A14 vicino Porto Sant’Elpidio e il progetto di furto da 200 milioni nel caveau della Banca d’Italia di Ancona, sventato a ottobre 2011. (La Gazzetta del Mezzogiorno)