È morto Bill Viola, noto volto e maestro della video-arte

È morto Bill Viola, noto volto e maestro della video-arte
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Tra gli artisti più contemporanei del mondo, soffriva di Alzheimer : Long Beach – È morto Bill Viola, noto volto e maestro della video-arte. Uno fra i più apprezzati artisti nell’ambito della video-arte, si è spento all’età di 73 anni nella sua casa di Long Beach, in California. Da anni combatteva il morbo di Alzheimer. A dare il triste annuncio, la moglie Kira Perov sui social. “È con grande tristezza che il Bill Viola Studio condivide la notizia della morte di Bill Viola, uno dei più importanti artisti contemporanei al mondo – si legge -. (Tuscia Web)

Ne parlano anche altre testate

Di HELMUT FAILONI Bill Viola è morto venerdì 12 luglio a Long Beach, California. Geniale contaminatore di arte e tecnologia, l’artista era malato di Alzheimer. Questa intervista è stata pubblicata sul «Corriere di Bologna» del 29 gennaio 2010. (Corriere della Sera)

Di STEFANO BUCCI Bill Viola (1951-2024) (Corriere della Sera)

Categorie: di Redazione , scritto il 13/07/2024Categorie: Attualità È scomparso all’età di 73 anni il grande artista statunitense Bill Viola, per complicazioni dovute all’Alzheimer, malattia di cui soffriva. (Finestre sull'Arte)

Bill Viola morto a 73 anni, fu tra i protagonisti della svolta digitale dell’arte contemporanea

Il 27 settembre 2011 Bill Viola, scomparso a 73 anni, parlava a un folto pubblico alla Galleria dell’Accademia a Firenze, dicendo di sentirsi "humbled", ossia piccolo, di fronte all’eredità michelangiolesca con cui si confrontavano i suoi video. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

LONG BEACHBill Viola, pioniere della videoarte e dell’arte installativa, è scomparso venerdì 12 luglio nella sua casa di Long Beach, in California, all’età di 73 anni. La causa del decesso si deve a una complicazione del morbo di Alzheimer (Arte Magazine)

Bill Viola, newyorkese chiamato a rappresentare gli Stati Uniti, ha segnato uno spartiacque nelle lingue del contemporaneo. I suoi «segreti sepolti», cinque installazioni di video e suoni, spiegavano al mondo che l'arte fisica doveva necessariamente fare i conti con quella digitale, con i nuovi strumenti della tecnologia. (ilmattino.it)