Giubileo, Papa Francesco apre la porta Santa al carcere di Rebibbia: "La speranza non delude"

Giubileo, Papa Francesco apre la porta Santa al carcere di Rebibbia: La speranza non delude
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il Giornale INTERNO

Vaticannews.va Questa mattina, bussando per tre volte, Papa Francesco ha aperto la porta Santa del carcere di Rebibbia. È stata la prima volta nella storia dei Giubilei, fatto questo che esprime la volontà del Santo Padre di dare un segno tangibile di speranza a tutti i detenuti. A Rebibbia il Pontefice è stato accolto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dal capo del Dap dimissionario Giovanni Russo e da monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma per l'ambito della diaconia della carità. (il Giornale)

Su altre fonti

Jorge Mario Bergoglio è giunto poco prima delle nove alla casa circondariale di Roma, accolto dal ministro della giustizia Carlo Nordio. (la Repubblica)

"La speranza non è morta, la speranza è viva, e avvolge la nostra vita per sempre! La speranza non delude", è il messaggio al centro dell'omelia di Papa Francesco per l'apertura della Porta Santa che ha segnato l'inizio del Giubileo (Fanpage.it)

, indetto da papa Francesco, che, ovviamente, viene celebrato anche dalle diocesi toscane. Per quanto riguarda il programma delle celebrazioni a Roma, il Papa ha presieduto la Santa Eucarestia in piazza San Pietro, poi il rito dell’apertura della Porta Santa, aperta fino al 6 gennaio 2025. (LA NAZIONE)

Le immagini del Papa che apre la Porta Santa nel carcere di Rebibbia

Invece speranza è una certezza di cui si fa esperienza nel presente, qui sta il punto discriminante, riconoscere che Gesù nascendo si insedia nella realtà e inizia un cammino in cui tutto diventa nuovo. (Corriere della Sera)

Più volte, in questi undici anni di pontificato, ha raccontato che ogni volta, quando visita una prigione, si chiede: «Perché loro e non io?». È la prima volta che si apre una porta santa in carcere, «tutti i giorni prego per voi, non è un modo di dire, penso e prego per voi», mormora alla fine, e davvero non è un modo di dire. (Corriere Roma)

Mercoledì 26 dicembre, alle 8,30, in leggero anticipo rispetto a quanto previsto, il Pontefice è arrivato nell'istituto penitenziario, si è alzato in piedi lasciando la sedia a rotelle e ha bussato alla Porta Santa aprendola (Afp) (Corriere Roma)