Colpiscono noi per colpire l'Onu. Ma non si fa

Colpiscono noi per colpire l'Onu. Ma non si fa
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il Giornale INTERNO

«Incidenti intollerabili... inaccettabili per il governo italiano... in netto contrasto al diritto internazionale e in aperta violazione della Risoluzione 1701» che «potrebbero costituire crimini di guerra». Il ministro della Difesa Guido Crosetto raramente le manda a dire. Ma raramente parla a caso. E non l'ha fatto neppure ieri. Le esternazioni dirette all'omologo israeliano Yoav Gallant e all'ambasciatore israeliano a Roma, oltre a quelle pronunciate in conferenza stampa, non esprimono soltanto lo sdegno del governo davanti al tentativo israeliano di giocare al tiro al bersaglio con i nostri caschi blu (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Israele sta superando ogni limite. Colpire l’Unifil è colpire il mondo. I caschi blu non sono un esercito nato per combattere. Sono ovunque sia possibile difendere la pace. Rappresentano le Nazioni Unite. (articolo21)

Questo però non significa che non vada detta, anzi, al contrario, deve essere ben specificata in modo che rimanga qualche documento per memoria storica. (Nicola Porro)

L'esercito israeliano ha attaccato "deliberatamente" le basi delle forze di pace delle Nazioni Unite (UNIFIL) in Libano, ferendo due caschi blu indonesiani e danneggiando le basi italiane 1-31 e 1-32A. (La Stampa)

Perché Israele attacca Unifil in Libano

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha condannato gli attacchi alle operazioni di pace delle Nazioni Unite, dopo che i peacekeeper dell'Unifil hanno dichiarato che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sul loro quartier generale nel Libano meridionale. (Sky Tg24 )

Austin ha quindi ribadito "il sostegno incrollabile" degli Stati Uniti riguardo il diritto di Israele all'autodifesa. Fonti Tel Aviv: "Risposta a Iran ancora in fase di pianificazione" (Adnkronos)

– Tra versioni ufficiali e rumor che filtrano da fonti di sicurezza, si tenta di trovare un perché agli attacchi che nelle ultime 24 ore hanno preso di mira le basi italiane Unifil nel Libano del Sud. (QUOTIDIANO NAZIONALE)