Libano, il sindaco Giuseppe Mascia: «Tutta la città è vicina ai soldati della Brigata Sassari»

Libano, il sindaco Giuseppe Mascia: «Tutta la città è vicina ai soldati della Brigata Sassari»
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La Nuova Sardegna INTERNO

Sassari «La città è vicina a tutte le donne e gli uomini della Brigata Sassari impegnati in Libano». Il primo cittadino di Sassari Giuseppe Mascia ha inviato una lettera al generale della Brigata Stefano Messina, per manifestare la vicinanza e la solidarietà dell’amministrazione comunale e dei sassaresi nei confronti dei militari, le cui basi sono state bersagliate più volte dai tiri di artiglieria dell’esercito israeliano. (La Nuova Sardegna)

Se ne è parlato anche su altri media

«L’Iran ha commesso un grave errore e ne pagherà il prezzo», aveva detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Dopo l’attacco missilistico lanciato da Teheran lo scorso 1 ottobre, Tel Aviv aveva fin da subito promesso di rispondere in maniera massiccia. (Open)

E non l'ha fatto neppure ieri. Il ministro della Difesa Guido Crosetto raramente le manda a dire. (il Giornale)

Italia, Francia e Spagna hanno deciso di sollevare un coro unanime per denunciare gli attacchi ripetuti di Israele alla missione di pace Unifil al confine col Libano. (Il Fatto Quotidiano)

Unifil, perché l'attacco di Israele? L’interesse di Tel Aviv sulla missione: il controllo del confine con il Libano

Un intervento di 6 minuti, incentrato principalmente sulla situazione in Libano e sull'attacco dell'esercito israeliano alla forze Unifil: nelle dichiarazioni alla stampa dopo il Med9, Giorgia Meloni sottolinea che "il governo sta seguendo con grande attenzione la situazione del contingente in Libano, i militari italiani prestano un'opera fondamentale per (Secolo d'Italia)

CROSETTO CAUSTICO: “LA PROSSIMA VOLTA RISPONDIAMO?”. LIBANO, NUOVO ATTACCO IDF ALLE BASI UNIFIL: ABBATTUTI I MURI DELLA POSTAZIONE ITALIANA. (Il Fatto Quotidiano)

La guerra è guerra e i generali israeliani non si fermano davanti a tre basi Unifil, per quanto grave sia il problema diplomatico e politico che quei colpi possono provocare. Le ragioni dell’Idf, le forze di difesa di Tel Aviv, consistono in piani d’attacco da eseguire contro le postazioni di Hezbollah a ridosso della linea blu di demarcazione Israele-Libano (ilmessaggero.it)