Trump: “Dazi indiretti con il Venezuela”. Spunta l’ipotesi di tariffe "light", sollievo auto e chip

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la Repubblica ESTERI

ROMA – A dieci giorni dal fatidico 2 aprile, giorno dell’entrata in vigore dei temuti dazi di Donald Trump contro i suoi principali partner commerciali, Italia compresa, non mancano le sorprese sulle modalità operative delle nuove tariffe. Una, in particolare, rivitalizza i mercati, soprattutto Wall Street paralizzata nelle scorse sedute dalle incognite per la guerra commerciale. Si fa avanti l’… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Strumento negoziale o leva in una strategia più ampia: che senso hanno i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quali scenari prefigurano per l'Europa e il mondo? Riproponiamo un momento della diretta tv «Europa e Stati Uniti alla guerra commerciale?» con l'editorialista del Corriere della Sera Federico Fubini, autore della newsletter «Whatever It Takes», condotta da Maria Serena Natale per la serie di incontri riservati ai nostri abbonati «Le Conversazioni del Corriere». (Corriere TV)

"I dazi portano le economie a chiudersi e i mercati a non fidarsi, come sta succedendo in America, dove gli investitori si sfilano per colpa dell'eccentricità della politica economica di Trump", spiega a Metropolis Serena Sileoni, professoressa di Diritto Costituzionale all'Università Suor Orsola Benincasa. (La Stampa)

La Casa Bianca sta restringendo il suo approccio alle tariffe che entreranno in vigore il 2 aprile, probabilmente omettendo almeno in quella data una serie di dazi specifici per settori come automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori . (Il Sole 24 ORE)

Un probabile dietrofront della Casa Bianca sull'affaire dazi, o almeno, su alcune categorie di beni quali automobili, prodotti farmaceutici e semiconduttori. A riportare quest'ipotesi sia il Wall Street Journal sia Bloomberg, confermando che il 2 aprile scatteranno comunque i dazi reciproci. (il Giornale)

I dettagli precisi non sono ancora stati definiti, anche perché il presidente americano intende prendere in considerazione tra misure imposte anche le cosiddette “barriere non tariffarie”, come l’accesso limitato ai mercati o le restrizioni su alcune importazioni. (Moneyfarm)