Auto, il colosso va in fallimento e lascia tutti per strada: momento drammatico, ha chiuso tutto

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QuattroMania ECONOMIA

Non c’è tregua per il settore automotive, che sta vivendo una fase di crisi senza precedenti. Una nota azienda è ora andata in bancarotta. Difficoltà a valanga per il mercato delle quattro ruote, che pare non avere soluzioni per uscire da una situazione di crisi senza precedenti. Colossi mondiali come Volkswagen e Stellantis si trovano a fare i conti con una rottura prolungata, un disastro sotto il profilo delle vendite e dei profitti che in questo 2024 si sta facendo sentire e non poco. (QuattroMania)

Ne parlano anche altri media

La città, con tutto il suo tessuto economico tanto legato all’automotive, diventa il simbolo del’intero Alto Tevere per un comparto in profonda crisi e che impiega sul territorio, con l’indotto circa 4000 persone. (LA NAZIONE)

"È importante restare uniti e non dividerci. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, a Relind il Forum della Relazione Industriali organizzato da Confindustria e Assolombarda. (Teleborsa)

A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. (Saturno Notizie)

Umbertide, metalmeccanici in piazza: a rischio 6 mila posti di lavoro

« L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit - sostengono i sindacati -, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto. (Il Sole 24 ORE)

“L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto” ‒ scrivono i tre segretari generali a sostegno della richiesta di convocazione, concludendo che ‒ “In assenza di un riscontro positivo ci vedremo costretti all’auto-convocazione con i lavoratori del settore presso Palazzo Chigi”. (Fiom-Cgil)

Sono stati circa 70 i lavoratori che sabato 22 novembre, con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. Allarme rosso per il settore metalmeccanico. (Corriere dell'Umbria)