Elezioni regionali Emilia-Romagna, il trionfo del centrosinistra
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Le recenti elezioni regionali in Emilia-Romagna hanno confermato la solidità del centrosinistra, che ha ottenuto una vittoria significativa, rafforzando la propria posizione in una regione storicamente favorevole. Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, è stato uno dei protagonisti di questa affermazione, riuscendo a ottenere il 5% dei voti anche tra gli elettori di Fratelli d'Italia, un risultato sorprendente che testimonia la sua capacità di attrarre consensi trasversali.
L'analisi dell'Istituto Cattaneo ha evidenziato come l'astensione abbia giocato un ruolo cruciale in queste elezioni, favorendo il Partito Democratico, che ha visto una partecipazione quasi totale dei propri elettori, soprattutto nelle città capoluogo. Questo dato è particolarmente rilevante se confrontato con le elezioni europee, dove il centrosinistra aveva ottenuto risultati meno brillanti.
La vittoria di de Pascale, che ha superato di quasi 17 punti la candidata del centrodestra Elena Ugolini, è stata resa possibile anche grazie alla sua abilità nel tenere insieme diverse anime politiche, inclusi il Movimento 5 Stelle e i sostenitori di Matteo Renzi e Carlo Calenda, storicamente in contrasto tra loro. Questo successo ha portato de Pascale a dichiarare la sua intenzione di chiedere alla premier Giorgia Meloni di essere nominato commissario alla ricostruzione, un ruolo chiave per il futuro della regione.
Nel frattempo, Giorgia Meloni, dal G20 di Rio de Janeiro, ha cercato di minimizzare l'impatto della sconfitta, adottando una strategia di "normalizzazione" e promettendo leale collaborazione ai vincitori.