Sciopero generale, in migliaia al corteo torinese. A rischio trasporti, scuola e ospedali
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Migliaia di persone in piazza, un corteo che ancora una volta attraverserà il centro e le preoccupazioni per lo spezzone studentesco che potrebbe creare possibili disordini anche prima dell’inizio della manifestazione. Per i torinesi che si dovranno spostare in città si annuncia un ennesimo venerdì «di passione».Lo sciopero generale, proclamato a livello nazionale da Cgil e Uil (la Cisl si è invece sfilata) per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, prevede lo stop per tutti i settori, pubblici e privati. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Nessun ripensamento sui tagli di organico programmati nella scuola per docenti e ATA. Il Governo si mostra indifferente alla perdita del potere d'acquisto dei salari: l'inflazione nel triennio 2021- 24 è stata quasi del 18% e si stanziano risorse per un recupero del solo 6%. (FLC CGIL)
– La situazione in cui versa il paese è assai grave: viviamo un processo di impoverimento degli strati popolari aggravato dal mancato recupero dell’inflazione e dall’abolizione del reddito minimo. (Il Fatto Quotidiano)
Il termine "precettazione" si riferisce al provvedimento amministrativo straordinario con cui l'autorità competente impone un termine per la durata di uno sciopero o delle restrizioni che ne limitano lo svolgimento. (Brocardi.it)
L'app InTaxi, uno dei principali operatori nel settore dei trasporti pubblici, ha voluto fare chiarezza sulle recenti voci che avevano suscitato preoccupazioni tra gli utenti riguardo alla regolarità del servizio taxi per la giornata di domani. (il Giornale)
L’obiettivo dei sindacati era quello di contestare l’ordinanza con la quale Salvini aveva ordinato la riduzione a 4 ore dello sciopero generale nazionale di 24 ore proclamato per domani nei servizi del trasporto aereo, del trasporto pubblico e del trasporto marittimo. (il Giornale)
La nota del Mit annuncia il respingimento del ricorso contro la precettazione. E il ministro esulta: "Difeso il diritto alla mobilità". Ma Cgil e Uil precisano: "Ricorso rigettato non è il nostro, la butta in caciara" (Adnkronos)