Nomine Ue, l'accordo: «Via libera per von der Leyen, Costa e Kallas». Ursula negozierà direttamente con Meloni

Nomine Ue, l'accordo: «Via libera per von der Leyen, Costa e Kallas». Ursula negozierà direttamente con Meloni
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ilmattino.it INTERNO

I rumors che arrivano da Bruxelles, da quei palazzi di mattoni e vetro, sono forti e chiari. Anche se sono ancora rumors. Perchè, a quanto si apprende, i sei negoziatori dell'Ue che stanno trattando i posti di vertice dell'Unione hanno trovato un accordo per sostenere Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea, il portoghese Antonio Costa al Consiglio europeo e l'estone Kaja Kallas come Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell'Ue. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nonostante il livello da record di astensionismo, secondo molti un presunto messaggio di non adesione, l’Unione Europea si prepara a riproporre Ursula von der Leyen. Questo secondo l’intesa arrivata tra popolari, socialisti e liberali: le tre forze politiche avrebbero trovato l’accordo per appoggiare un secondo mandato della Presidente della Commissione europea (Radio Radio)

Quelli che attendono Giorgia Meloni a Bruxelles saranno due giorni di fuoco che decideranno quale sarà il peso politico dell'Italia nei prossimi anni, ma anche il destino di Ecr, il partito dei conservatori europei guidato dalla premier, che in queste ore rischia di perdere pezzi importanti. (EuropaToday)

Si apre ufficialmente a Bruxelles la partita delle nomine europee. La premier Giorgia Meloni è attesa nella capitale belga per l'inizio dei lavori del Consiglio europeo - l'arrivo dei leader all'Europa Building con i 'doorstep' è previsto per le 12.30. (ilmattino.it)

Consiglio europeo al via: cosa farà l'Italia sulle nomine?

Scholz: "Meloni? Nomine le decidono i 27 Paesi, ma su base maggioranza" 27 giugno 2024 (Il Sole 24 ORE)

BRUXELLES. La fumata bianca è arrivata. (Trentino)

La scelta dei cosiddetti "top jobs" è il tema più divisivo, stante il fatto che le ultime elezioni hanno visto l'ascesa di forze di opposizione che non si possono più ignorare (e non vogliono essere ignorate), mentre la vecchia maggioranza ancora in piedi faticherà ad imporre le vecchie nomine. (LA STAMPA Finanza)