Han Kang, tra il corpo e il dolore, con grazia ossessiva

Han Kang, tra il corpo e il dolore, con grazia ossessiva
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Il dialogo con il proprio corpo, con il quale si intrattiene una relazione solo apparentemente intima, che all’improvviso rivela una perfetta estraneità. Le ferite della psiche, ricucibili attraverso il tentativo di esprimere l’Io con i mezzi della scrittura. Un lirismo discreto, misurato in immagini poetiche spiazzanti, enigmatiche, condotto da una voce dolente e indomita: sono tra gli elementi fondanti della narrativa della sudcoreana Han Kang – nota da noi soprattutto per La vegetariana (2007, Adelphi 2016) –, alla quale ieri l’Accademia di Svezia ha attribuito il premio Nobel per la letteratura: prima del suo paese a vincerlo, e raro caso in cui il riconoscimento supera i confini delle lingue parlate in occidente (negli ultimi trentacinque anni era toccato soltanto ad altri due scrittori, sempre dall’estremo oriente: il cinese Mo Yan, e il giapponese Oe Kenzaburo, mentre l’altro cinese premiato, Gao Xingjian, vive a Parigi e scrive da tempo in francese). (il manifesto)

Se ne è parlato anche su altri media

La scrittrice sudcoreana Han Kang (nata a Gwangju il 27 novembre 1970) è la vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura 2024. (Geopop)

Ma dire che con Han Kang vince la poesia, significa per me prima di tutto che vince quella che Iosif Brodskij chiamava “la scuola dell’incertezza”. Il che di per sé non sarebbe un’affermazione di qualche rilievo, data la natura e la storia del riconoscimento, se non fosse che Han Kang è una scrittrice di testi di prosa. (La Stampa)

Nata il 27 novembre 1970, Han Kang ha vinto il Man Booker International Prize per la narrativa nel 2016 per “La vegetariana“, un romanzo sulla discesa di una donna nella malattia mentale e l’abbandono da parte della sua famiglia. (Tecnica della Scuola)

La festa della vincitrice Han Kang con un tè. Mentre Stoccolma attacca i giurati del Nobel della letteratura

Una guida essenziale per conoscere meglio l'autrice sudcoreana neo-vincitrice del Premio Nobel per la letteratura Contrariamente allo scorso anno quando vinse Jon Fosse quest’anno il Premio Nobel per la letteratura non è finito nelle mani del favorito per i bookmakers. (WIRED Italia)

IL PUNTO – Evaristo Beccalossi ha preso parte al Festival dello Sport di Trento, occasione nella quale ha indicato il suo pensiero in merito alle ambizioni dell’Inter di Simone Inzaghi e puntualizzato altri aspetti. (Inter-News)

Dopo una vittoria si può esultare o si può reagire con understatement e dire semplicemente: «Prenderò un tè con mio figlio e festeggerò con calma questa sera». Famiglia di intellettuali, suo padre è il famoso scrittore Han Seung-won, educata alla musica, all’a… (la Repubblica)