Banca Progetto in amministrazione giudiziaria per finanziamenti illeciti

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La Banca Progetto, istituto di credito milanese, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria dalla Guardia di Finanza su delega del Tribunale di Milano, Sezione Autonoma Misure di Prevenzione. L'inchiesta, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, ha rivelato una serie di finanziamenti illeciti concessi a società legate alla 'ndrangheta, eludendo le norme antiriciclaggio. I giudici Pendino, Cucciniello e Profeta hanno evidenziato una condotta agevolatrice nei prestiti a favore di Maurizio Ponzoni, figura di spicco di un clan del Varesotto, nonostante i rilievi della Banca d'Italia.

Secondo il provvedimento eseguito oggi dalla Guardia di Finanza, la Banca Progetto avrebbe concesso oltre 10 milioni di euro a imprese gestite da soggetti vicini alla mafia, con l'assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle piccole e medie imprese (PMI). Questi finanziamenti, erogati durante l'emergenza Covid e dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina, hanno permesso a diverse società indirettamente gestite da esponenti della 'ndrangheta di accedere ad aiuti di stato a sostegno dell'economia.

L'inchiesta della DDA ha accertato che la Banca Progetto ha tenuto una "condotta agevolatoria" del sodalizio criminale con a capo Maurizio Ponzoni, arrestato nel marzo 2023 insieme al suo sodale Enrico Barone. I giudici hanno sottolineato come l'istituto di credito abbia facilitato l'accesso ai finanziamenti nonostante i rilievi della Banca d'Italia, che aveva già segnalato anomalie nei rapporti tra la banca e i soggetti legati alla 'ndrangheta.

Il provvedimento di amministrazione giudiziaria, disposto dal Tribunale di Milano, costituisce il risultato di indagini approfondite delegate dalla Procura della Repubblica di Milano, volte a chiarire i rapporti tra la Banca Progetto e le consorterie mafiose.