Cosa manca nella Manovra 2025, tra promesse mancate per le pensioni e taglio delle imposte

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QuiFinanza ECONOMIA

Nel testo della Legge di Bilancio 2025, approvato il 20 dicembre alla Camera e ora in attesa del via libera definitivo dal Senato, non sono previste diverse misure: l’estensione della flat tax fino a 100mila euro, i nuovi tagli all’Irpef né la nuova rottamazione delle cartelle, nonostante le pressioni di parte della maggioranza. Le principali novità fiscali si concentrano su tagli e interventi mirati, come nuove regole sulle detrazioni, misure anti-evasione, come l'obbligo di tracciabilità per le spese deducibili, e la conferma della struttura delle aliquote Irpef. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre testate

La manovra delle proroghe: cuneo, Irpef, social card. E dei grandi ritorni: il bonus bebè. (la Repubblica)

La nuova manovra da 28,4 miliardi del governo Meloni prevede diverse novità, dal taglio del cuneo fiscale che diventa strutturale, con benefici per alcune fasce di reddito in busta paga, fino alle pensioni, con novità sia degli assegni sia delle forme per le uscite dal lavoro flessibili. (ilmattino.it)

La videoscheda (La Stampa)

Fisco, casa, pensioni, lavoro: ecco che cosa cambia

Dal taglio delle tasse in busta paga per oltre 14 milioni di lavoratori all’Ires premiale per le imprese, dal bonus bebé al bonus elettrodomestici: la Manovra da circa 28 miliardi arriva al traguardo alla Camera, con molte micro-norme e diversi dietrofront rispetto alle proposte del governo, dalla imposta sulle criptovalute ai revisori del ministero dell’Economia nelle aziende che ricevono contributi pubblici. (Liberoquotidiano.it)

La Legge di Bilancio 2025 introduce modifiche importanti per il lavoro e le pensioni, confermando alcune misure già in vigore e apportando novità su ammortizzatori sociali, pensioni anticipate e incentivi occupazionali. (PMI.it)

«Molti parlano di dettagli ma il cuore c'è e il bilancio pure. L'Italia torna a essere rispettata come seria e responsabile». Giancarlo Giorgetti respira. Montecitorio ha detto sì alla legge di bilancio e il via libera definitivo di palazzo Madama del 28 dicembre è solo una formalità. (Avvenire)