Inchiesta ultras Inter e Milan, primi interrogatori: arrestati non rispondono a domande

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Adnkronos SPORT

Francesco Lucci, Andrea Beretta, Riccardo Bonissi e Luciano Romano - arrestati nell'inchiesta milanese che ha azzerato le curve milanesi e interrogati a San Vittore dal gip di Milano Domenico Santoro, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli interrogatori, a cui ha assistito il pm Paolo Storari, proseguiranno nel pomeriggio. La strada del silenzio è anche dettata dalla necessità di leggere i numerosi atti che fanno parte dell'inchiesta che ha portato complessivamente a 19 arresti per sospette infiltrazioni criminali nelle curve di San Siro (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Massimo Moratti ha detto la sua sul caos ultras che sta coinvolgimento sia Inter che Milan. L’ex presidente ovviamente ha un desiderio. (Inter-News)

È il 25 giugno di un anno fa e il capo ultrà rossonero è preoccupato per le indagini che lo coinvolgono e quelle che arriveranno. ma non sfugge a una telecamera piazzata dagli agenti della squadra Mobile. (Corriere Milano)

Pressioni, minacce, estorsioni. Sono emersi nuovi particolari dall’inchiesta sul tifo organizzato di Milan e Inter che ha portato lunedì all’arresto in carcere o ai domiciliari di 19 persone che dovranno rispondere di vari reati tra cui l’associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso. (Rolling Stone Italia)

E' il commento di Massimo Moratti a Kiss Kiss Napoli dopo l'inchiesta di questi giorni sulle curve di Inter e Milan. "A un interista dispiace davvero tanto ciò che sta accadendo, spero che la società ne venga fuori bene perché immagino stiano vivendo un incubo. (Fcinternews.it)

E viene descritta, come scrive oggi Repubblica nelle sue pagine milanesi, come una dalle "spiccate doti organizzative", e che "sa anche picchiare". Tra gli arrestati nel blitz che ha decapitato le curve di Milan e Inter c'è anche una donna. (ilmessaggero.it)

Sébastien Louis è esperto di tifo radicale in Europa e nel Nordafrica. Hanno regalato biglietti per avere tranquillità e pace sociale allo stadio. (IL GIORNO)