Ferrari modifica le politiche commerciali in risposta ai dazi statunitensi

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ECONOMIA

Mentre l’amministrazione Trump annuncia l’introduzione di dazi del 25% sulle auto europee importate negli Stati Uniti, Ferrari ha comunicato un adeguamento delle proprie strategie di prezzo, che toccherà alcuni modelli con un incremento fino al 10%. L’aumento, destinato a compensare parzialmente le nuove barriere doganali, non riguarderà però gli ordini già confermati prima del 2 aprile 2025, né le famiglie 296, SF90 e Roma, che manterranno le condizioni originarie indipendentemente dalla data di consegna.

La mossa del Cavallino Rampante riflette le tensioni commerciali innescate dalle dichiarazioni di Donald Trump, il quale, attraverso un post su Truth Social, ha minacciato ulteriori rincari per Canada e Unione Europea qualora questi agissero «per danneggiare economicamente gli Stati Uniti». Un tono che ha spinto la Federazione tedesca dell’auto a sollecitare una risposta compatta da parte dell’Ue, definendo i dazi «un colpo al libero mercato, con ripercussioni negative su crescita e occupazione».