La Milano-Sanremo dei tre eroi che hanno sfidato la leggenda, un capolavoro per la storia

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Corriere della Sera SPORT

Forse è stata la più bella e arrischiata Milano-Sanremo che mi sia capitato di seguire. Il «forse» è solo una cautela contro il passato remoto dei ricordi, ma non ho nessuna difficoltà a toglierlo, a chiuderlo in un cassetto assieme alla retorica di vecchi passaggi mitologici: Passo del Turchino, Capo Mele, Capo Cervo, Capo Berta. Adesso è tutto cambiato, sembra di vivere in una dimensione nuova, al di sopra delle nostre capacità di comprensione: tutte le Milano-Sanremo del passato sono sparite quando Tadej Pogacar ha cercato di fare il vuoto all’inizio della Cipressa, senza aspettare il fatidico colle, il Poggio. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

La gara ormai l'avrete vista e rivista. E' stata una delle edizioni più belle di sempre, ma con tutte le altre ha mantenuto una cosa in comune: a suo modo è stata incertissima fino all'ultimo metro. Alla fine ha vinto il più forte. (BiciDaStrada.it)

Si pensava a problemi alla mano e si è temuto per una frattura, ma il danese in realtà aveva riportato una commozione celebrale. Jonas Vingegaard, lo ricorderete tutti, ha abbandonato la Parigi-Nizza a causa di una caduta. (TUTTOBICIWEB.it)

La Milano-Sanremo di ieri è già entrata nella storia. Se l’azzurro ha ceduto qualcosa, l’olandese è riuscito sempre a restare a ruota, provando anzi un allungo a 500 metri dalla cima. (La Gazzetta dello Sport)

CHI SALE (Milano-Sanremo) Continua il momento d’oro del nostro sport. Gli investitori pubblicitari segnalano che, dopo tennis, sci, rugby, atletica, anche il ciclismo sta vivendo una fase di consenso popolare che non si vedeva da tempo. (Liberoquotidiano.it)

La Cipressa, con i suoi 5.6 km di lunghezza e una pendenza media del 4.3%, è sempre stata vista come una sfida, ma quest’anno ha assunto un significato del tutto nuovo. Questo evento ha cambiato radicalmente la percezione della penultima salita, che ha acquisito una nuova importanza nel determinare l’esito della corsa. (InBici)

Giù il cappello di fronte a tanta grazia ed evviva Sanremo che ci ha restituito un ciclismo più democratico. Ha addolcito una supremazia assoluta riportandola a una sfida sul traguardo. Proprio alla fine a soddisfare chi si annoiava dell’uomo giudicato troppo solo al comando. (Cyclinside)