Trump non esclude l'uso militare per (sottrarre alla Cina) il Canale di Panama

Trump non esclude l'uso militare per (sottrarre alla Cina) il Canale di Panama
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Today.it ESTERI

"Dal 20 gennaio cambieremo l'economia molto velocemente". Parola di Donald Trump, che nel suo primo intervento da presidente ufficialmente eletto degli Stati Uniti, dopo l'ufficialità di ieri data dal Congresso - e dalla sfidante sconfitta Kamala Harris -, riafferma la promessa di prendere il controllo del canale di Panama, cruciale passaggio che collega l'oceano Atlantico e quello Pacifico. "Siamo in trattative con loro", ha dichiarato Trump alludendo alla riconquista di Panama. (Today.it)

Su altre testate

La prima presidenza Trump non ha evidentemente insegnato nulla. (Nicola Porro)

Proprio come nel periodo in cui fu alla Casa Bianca per il suo primo mandato, dal gennaio 2017 al gennaio 2021. Il maestro del caos, delle esternazioni provocatorie, è di nuovo in mezzo a noi. (Corriere della Sera)

A parlare di voglia di annettere territori, riprendersi Paesi e attaccare, economicamente o militarmente, stati sovrani per farli propri, non è un ragazzino esaltato da un gioco da tavola di strategia militare. (il Giornale)

Sembra solo Risiko, ma Trump sogna davvero la svolta imperialista

Lo ha ripetuto in diverse occasioni, fino a minacciare l'uso della "forza militare" per mettere le mani sullo strategico passaggio che collega l'Oceano Atlantico e quello Pacifico. Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump vuole prendere il controllo del canale di Panama (Today.it)

Durante una conferenza stampa fiume nella sua residenza a Mar-a-Lago, il tycoon newyorkese ha fatto alcune osservazioni a sfondo geo-economico che hanno suscitato immediate reazioni dei partner europei e sudamericani degli Usa, a cominciare dalla Danimarca, dal Canada e da Panama (EuNews)

Ma un affare di confini, come in una partita a Risiko. Enlarge your America! A questo dunque pensava Donald Trump quando in campagna elettorale ha evocato l’età dell’oro, promettendo di restituire «grandezza» al suo Paese; non una questione di influenza e di prestigio e nemmeno di prosperità economica interna. (Il Dubbio)