“Questo ci inguaia”, la famiglia temeva il pentimento di Ettore Bosti

“Questo ci inguaia”, la famiglia temeva il pentimento di Ettore Bosti
Internapoli INTERNO

PUBBLICITÀ Ettore Bosti avrebbe potuto iniziare a collaborare con la giustizia dando un tremendo colpo al suo clan. Il retroscena è emerso dall’ultima ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli contro alcuni componenti della famiglia dell’Alleanza di Secondigliano. Dalle ricostruzioni della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli sarebbero venuti fuori i timori di Luca Esposito in merito alla possibile decisione del cognato. (Internapoli)

La notizia riportata su altri media

Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli, dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Napoli, dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e dallo Scico della Guardia di Finanza sulla scorta delle indagini condotte dai pubblici ministero Converso e Varone, coordinati dal procuratore Nicola Gratteri e dal procuratore aggiunto Rosa Volpe. (Internapoli)

A cura di Nico Falco Può capitare a chiunque di comprare qualcosa online e finire nelle mani di un truffatore che invece dell'oggetto spedisce una scatola vuota o magari piena di carta. Diversa cosa quando in ballo non ci sono pochi spiccioli ma cifre decisamente maggiori: oltre 300mila euro, che un imprenditore ha inviato tramite bonifico per acquistare 5 orologi preziosi per poi ricevere qualche pacco di pasta. (Fanpage.it)

Lo ha detto il procuratore di NAPOLI Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani dell’operazione interforze sul clan Contini, intervenendo sulla querelle che vede la politica interrogarsi sui costi delle intercettazioni. (Cronache della Campania)

Nicola Gratteri procuratore di Napoli: «Così com'è il 41 bis non serve»

L'operazione di ieri a Napoli "fa capire che il 41bis non funziona". Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso di una conferenza stampa indetta all'indomani dell'operazione interforze sul clan Contini. (La Repubblica)

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In sintesi, il procuratore di Napoli ricorda che i boss continuano a imporre ordini nonostante il regime di 41 bis: «Bisognerebbe andare a ritroso e capire di chi è la responsabilità, chi ha autorizzato una serie di concessioni che rendono - di fatto - il carcere duro come un sistema a maglie larghe dove chi è ristretto da anni continua a dettare ordini all’esterno». (ilmattino.it)