Sconfort Zone recensione serie tv di Maccio Capatonda [Amazon Prime Video]
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Sconfort Zone recensione serie tv con Maccio Capatonda, Francesca Inaudi, Camilla Filippi, Edoardo Ferrario, Giorgio Montanini, Gianluca Fru e Valerio Lundini Amazon Prime Video di Lavinia Colanzi Quando la bolla che ci protegge dal mondo scoppia, quando le certezze su cui abbiamo costruito la nostra esistenza iniziano a crollare, ci ritroviamo costretti a fare i conti con noi stessi. Questo è esattamente il viaggio emotivo che affronta Maccio Capatonda nella sua nuova serie, Sconfort Zone, scritta in collaborazione con Alessandro Bosi, Mary Stella Brugiati e Valeria Desirò. (MadMass.it)
Ne parlano anche altre fonti
È malinconico Maccio Capatonda. È riflessivo, profondo e si porta dietro quella sindrome dell'impostore che spesso affligge i più bravi. Ma è stata proprio questa sua malinconia nascosta dietro una comicità unica nel suo genere ad averlo fatto entrare nel cuore del pubblico con i suoi sketch, i famosissimi trailer e le sue battute diventate iconiche. (Today.it)
All’inizio Maccio, uscito vincitore dalla seconda edizione del contest comico, non aveva optato per questa soluzione e, piuttosto, aveva tirato fuori dal cappello un film con un viaggio in una realtà parallela in cui la tecnologia non era andata oltre il modem 56k, senza che si sviluppassero social, smartphone sempre più potenti e performanti e app di ogni genere. (GQ Italia)
«Ti permette di essere rilassato, invece la scomfort zone è necessaria per sviluppare un rapporto, un attrito col mondo reale, che sia un grande attrito come un grosso dolore, oppure un piccolo attrito come una cosa che ti va storta, come perdere il portafoglio. (Vanity Fair Italia)
Sei episodi da oggi sulla piattaforma in cui interpreta se stesso mentre attraversa un periodo di profonda crisi, personale e professionale. Ma è un’emozione positiva”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Protagonista dei sei episodi nei panni di se stesso, lo vediamo in profonda crisi, incapace di tirar fuori il minimo spunto comico e pronto a tutto per cercare di ritrovare la strada della risata. Ho perso l'ispirazione". (MOW)
Si può sfidare l'egemonia dell'algoritmo? Si può sfidare la nostra società, votata alla performance e al risultato? Addirittura, si possono sfidare i propri fan, mostrando la realtà umana dietro la maschera artistica? Ve l'abbiamo detto, e ve lo ripetiamo: sì, se il modus operandi è quello di Marcello Macchia alias Maccio Capatonda, che ri-disegna il proprio immaginario nella serie Sconfort Zone (in streaming su Prime Video), che dirige insieme ad Alessio Dogana. (Movieplayer)