Canada, governo Trudeau in crisi dopo dimissioni di un ministro
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A lasciare la vice premier e ministra delle Finanze Chrystia Freeland a pochi giorni dalle tensioni tra Donald Trump e il governo di Ottawa sui nuovi dazi che il presidente eletto ha minacciato di imporre sulle importazioni La vice premier e ministra delle Finanze del Canada Chrystia Freeland si è dimessa dal suo incarico a pochi giorni dalle tensioni tra Donald Trump e il governo di Ottawa sui nuovi dazi che il presidente eletto ha minacciato di imporre sulle importazioni. (Sky Tg24 )
Su altri giornali
Un'uscita pesante che rischia di mettere all'angolo Ottawa, e far cadere il governo di Justin Trudeau. Donald Trump fa asse con Softbank e causa uno scossone alla politica del Canada, dove la vice premier si dimette in disaccordo con Justin Trudeau su come rispondere ai dazi che il presidente-eletto americano vuole imporre. (ilmessaggero.it)
Lunedì, la vicepremier e ministra delle Finanze canadese, Chrystia Freeland, ha annunciato le sue dimissioni dal governo guidato da Justin Trudeau. La decisione che sta alimentando l’ingente crisi politica in Canada, è stata maturata dopo forti disaccordi con il primo ministro. (Ultima Voce)
Il 20 dicembre il primo ministro canadese Justin Trudeau ha effettuato un rimpasto del suo gabinetto, cambiando un terzo della sua squadra, in un contesto di crescenti disordini politici e crescenti tensioni con il nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump (Naturaestrema)
Il ministro delle Finanze canadese Chrystia Freeland ha annunciato le sue dimissioni dal governo. Questa decisione ha sollevato interrogativi su quanto a lungo l’impopolare Trudeau potrà rimanere al suo posto. (Notizie Geopolitiche)
Canada, governo Trudeau a rischio dopo le dimissioni di una ministra: "Come molte famiglie, litighiamo nelle festività" (La Stampa)
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha riconosciuto le difficoltà interne al suo partito dopo le dimissioni della ministra delle finanze, Chrystia Freeland, che ha lasciato l’incarico il 16 dicembre. (la Repubblica)