L’attentato a Trump? E' figlio della crisi della democrazia Usa

L’attentato a Trump? E' figlio della crisi della democrazia Usa
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La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

Nel giro di uno sparo l’attenzione internazionale si è spostata da Joe Biden a Donald Trump. Silenzio assoluto sulle dimissioni o meno di Biden e tutto il mondo a commentare e solidarizzare per lo scampato pericolo di Trump. Un proiettile ha sfiorato l’orecchio dell’ex presidente e per miracolo si è salvato. L’attentatore un giovane, strano a dirsi repubblicano, di 20 anni è stato ucciso e un morto e due feriti tra il pubblico. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altre fonti

X e i social contribuiscono, ma non solo loro. Ondata di fake news a destra e sinistra sull'attentato all'ex presidente Usa. (Agenda Digitale)

Dopo l'attentato all'ex presidente statunitense Donald Trump di sabato, nelle community online dell'estrema destra americana hanno iniziato a diffondersi appelli alla violenza, annunci di rappresaglie e inviti alla guerra civile. (WIRED Italia)

Il 10 gennaio del 2017 BuzzFeedNews pubblica un documento di 35 pagine. Passerà alla storia come il Dossier Steele, un condensato di accuse a Donald Trump e ai suoi rapporti con la Russia, alcune verosimili e altre fantasiose o comunque indimostrabili, come quella che raccontava del tycoon in compagnia di prostitute e dedito a pratiche sessuali estreme. (L'HuffPost)

Biden condanna l'attentato a Trump: "Disgustoso, non possiamo perdonarlo"

Un video ha ripreso quei momenti concitati spiegando il motivo di una richiesta decisamente singolare dell’ex presidente Usa mentre il servizio di sicurezza cercava di portarlo via. (Fanpage.it)

Da sempre, il Presidente degli Stati Uniti (o il candidato, o l’ex Presidente) è la figura sulla quale risiede l’attenzione più totale. Non solo mediatica, ma anche da parte degli agenti che gli girano attorno. (Radio Radio)

Non possiamo perdonarlo. È disgustoso. (Tiscali Notizie)