Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: rialzi per Tim, giù Campari

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Borse.it ECONOMIA

Volatilità ancora protagonista sui mercati finanziari. Il mese di marzo continua ad essere caratterizzato da una elevata incertezza, con le preoccupazioni per la guerra commerciale e le prospettive economiche che continuano ad allontanare gli investitori dai listini (soprattutto Usa) e a portarli verso i beni rifugio, come l’oro che proprio oggi si è spinto per la prima volta oltre la soglia psicologica dei 3000 dollari l’oncia. (Borse.it)

Ne parlano anche altre fonti

Chiusura del 14 marzo Il quadro tecnico di breve periodo del FTSE MIB mostra un'accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 38.974. Rischio di discesa fino a 38.017 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. (LA STAMPA Finanza)

Vendite su Unicredit (-0,5%), con il via libera della Bce a salire fino al 29,9% di Commerzbank (+1,5%), Banco Bpm e Popolare Sondrio (-0,3%). La Borsa di Milano (+0,1%) gira in rialzo, in linea con gli altri listini europei. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Erano cresciute molto insieme ed ora vedono un ribasso sia Telecom Tim ( -0,48%) e Poste Italiane (-0,33%). (Corriere dell'Economia)

Il Ftse Mib future (scadenza marzo 2025) si è infatti appoggiato ai 38.600 punti ed è rimbalzato con una certa decisione fino a quota 39.080. Nonostante questo recupero la situazione tecnica di breve periodo rimane ancora contrastata: soltanto il breakout della resistenza grafica posta in area 39.300-39.330 punti, infatti, potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista di tipo direzionale e aprire ulteriori spazi di crescita. (Milano Finanza)

Borse europee attese acute in avvio di seduta (-0,07% il future sull’Eurostoxx50). «Lo status quo in vigore da dicembre è stato giustificato dalla scarsa visibilità e dall’elevata imprevedibilità dell’agenda di Trump. (Milano Finanza)

Seduta vivace per il principale indice della Borsa di Milano, protagonista di un allungo verso l'alto, con un progresso dell'1,31%. Chiusura del 18 marzo (LA STAMPA Finanza)