Siccità in Sicilia, continua l’occupazione della diga Ancipa da parte dei sindaci e dei cittadini. La società che gestisce l’invaso li denuncia

Siccità in Sicilia, continua l’occupazione della diga Ancipa da parte dei sindaci e dei cittadini. La società che gestisce l’invaso li denuncia
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Continua l’occupazione della diga Ancipa, tra Enna e Messina, da parte dei 5 sindaci dei comuni che dipendono esclusivamente dall’invaso per l’approvvigionamento idrico: Troina, Gagliano Catelferrato, Cerami, Nicosia e Sperlinga. La diga, infatti, è in esaurimento e quando l’acqua sarà finita questi centri avranno una unica soluzione: i silos riforniti da autobotti private. Dopo la sospensione decisa il 15 novembre, però, l’erogazione dell’Ancipa è stata riattivata verso le condotte di Caltanissetta e San Cataldo (Il Fatto Quotidiano)

Su altre fonti

Siciliacque ha denunciat… (La Repubblica)

La tensione è alle stelle. Interviene il presidente della Regione (Livesicilia.it)

La dichiarazione lunedì 2 Dicembre 2024 (ilSicilia.it)

Venezia, “le denunce non ci intimidiscono e Schifani favorisce Caltanissetta”

La protesta è stata organizzata contro la decisione di Siciliacque di erogare acqua su Caltanissetta e San Cataldo. (Fanpage.it)

«Con un atto di forza senza precedenti, i rappresentanti dei comuni ennesi hanno bloccato il potabilizzatore della diga Ancipa, impedendo l’erogazione idrica decisa dalla Cabina di regia regionale. Lo dichiara in una nota l’amministrazione comunale di Caltanissetta guidata dal sindaco Walter Tesauro in merito alla chiusura della condotta da parte di coloro che occupavano la diga Ancipa che ha impedito la distribuzione idrica al capoluogo nisseno e a San Cataldo (Giornale di Sicilia)

“Adesso volete intimidirci con le vostre denunce ma vi sbagliate di grosso. E’ un fiume in piena il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, tra i protagonisti della rivolta culminata sabato con l’occupazione dell’impianto di potabilizzazione e con l’interruzione dell’approvvigionamento idrico verso Caltanissetta e San Cataldo (Vivi Enna)