«Anche Ilva in amministrazione straordinaria tra i clienti delle cyber-spie»
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"Aveva come cliente anche Ilva in amministrazione straordinaria, il network di presunte cyber-spie al centro delle indagini della Dda di Milano e della Dna che ha portato quattro persone ai domiciliari tra cui l'ex super poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato di Equalize, la società di proprietà di Enrico Pazzali, il presidente di Fondazione Fiera Milano autosospesosi". A scriverlo l'edizione online del quotidiano La Repubblica (tarantobuonasera.it)
La notizia riportata su altri media
Che coincidenze la vita: ecco l’indagato Enrico Pazzali (in teoria ignaro di esserlo per i dossieraggi della sua agenzia investigativa Equalize srl) che l’1 febbraio 2023 «si aggira per i corridoi della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, indisturbato senza avere alcun appuntamento di sorta», proprio «mentre sull’inchiesta era in corso una riunione investigativa tra il pm e la polizia giudiziaria» che lo stavano intercettando. (Corriere Milano)
Affari d’oro per Equalize srl, la società di informatica di proprietà di Enrico Pazzali, presidente della quotata Fiera di Milano, finito sotto indagine per il presunto furto di dati e di informazioni sensibili e segrete dalle banche dati nazionali. (Italia Oggi)
Non c'è nulla da meravigliarsi, dunque, se dagli atti dell'inchiesta (Secolo d'Italia)
Nelle scorse ore era emerso il suo coinvolgimento dell'inchiesta per l'ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico. Arrivano le prime conseguenze dirette per l'inchiesta degli hacker condotta dalla procura di Milano (il Giornale)
Milano – Il titolare della Equalize e presidente di Fondazione Fiera Milano (ora autosospeso) Enrico Pazzali ha chiesto "novità" in merito alla richiesta di informazioni su Ignazio La Russa e sulla sua famiglia proprio il giorno successivo alla presunta violenza sessuale che uno dei figli del presidente del Senato, Leonardo Apache, avrebbe commesso in casa ai danni di una 22enne, che nelle settimane successive lo ha denunciato. (IL GIORNO)
«Le analisi forensi» dei dispositivi di Lorenzo Di Iulio e Gabriele Pegoraro, sequestrati nell’ambito di un’inchiesta della procura di Torino, «hanno permesso di accertare anche l’interessamento» da parte loro «nel dossier e in intercettazioni illecite» a carico dell’atleta azzurro, l’allenatore, il manager e il nutrizionista commissionate da «Carmine Gallo e richieste da un avvocato padovano, allo stato in corso di identificazione». (ilmessaggero.it)