Renzi incalza Meloni sul caso Cecilia Sala: «L’Italia non abbandoni i suoi cittadini»

Renzi incalza Meloni sul caso Cecilia Sala: «L’Italia non abbandoni i suoi cittadini»
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Il Dubbio INTERNO

«La disponibilità del sottosegretario Alfredo Mantovano a riferire al Copasir è il minimo sindacale ma del tutto insufficiente ad affrontare la complessità del problema». Così Matteo Renzi nella lettera inviata a "La Verità", parlando del caso di Cecilia Sala, la giornalista italiana detenuta in Iran da prima di Natale. «Nei primi giorni dell'affaire Sala», prosegue Renzi, «ha parlato sempre (e troppo) Antonio Tajani, autore di alcune frasi che definire infelici è riduttivo. (Il Dubbio)

La notizia riportata su altre testate

E’ la cosiddetta “diplomazia degli ostaggi” che in passato ha permesso all’Iran, in un contesto di sanzioni economiche e isolamento diplomatico, di usare i prigionieri come leva per ottenere favori o la liberazione di iraniani detenuti all’estero. (L'Unione Sarda.it)

In una cella isolata della prigione di Evin, Cecilia Sala “probabilmente non è al corrente di nulla, non sa nulla dei negoziati in corso per liberarla né che la sua detenzione è legata a quella di un iraniano arrestato in Italia (Il Fatto Quotidiano)

Cecilia Sala, Roberto Vannacci: "Conosceva i rischi dell'andare in Iran" (La Stampa)

Cecilia Sala, perché la famiglia ha chiesto il silenzio stampa: la «situazione complicata», il confronto con il governo e le carte coperte dell'Iran

A parlare con HuffPost è Valentine Lomellini, professoressa dell'Università di Padova, dove insegna "Terrorism and Security Cooperation" e dirige il Centre for Security Studies. Scorrendo il suo libro più recente, dal titolo provocatorio "Non si… (L'HuffPost)

Si tratta, anzi, del riflesso più significativo a causa delle sue conseguenze potenziali. Si potrebbe dire che è il vero obiettivo di Teheran: creare… (la Repubblica)

Sono 384 ore che Cecilia Sala è rinchiusa in una cella in regime di isolamento nel carcere di Evin. E sono 384 ore che la madre, il padre e il compagno la stanno aspettando a casa, domandandosi: che cosa possiamo fare da qui? «La situazione di nostra figlia, Cecilia, chiusa in una prigione di Teheran, è complicata e molto preoccupante», hanno scritto ieri i genitori in una nota. (Corriere della Sera)