Perché l’Europa stringe le maglie sul commercio di petrolio con la Russia
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Il Regno Unito e l’Unione Europea hanno annunciato questa settimana una serie di nuove sanzioni che prendono di mira la flotta ombra russa di petroliere che consentono il commercio di petrolio. I paesi europei stanno intensificando la pressione sanzionatoria sulla Russia nel tentativo di ridurre i proventi petroliferi di Vladimir Putin e dare un giro di vite ai proventi che finanziano la guerra contro l’Ucraina. (Energia Oltre)
Ne parlano anche altri giornali
Martedì 17 dicembre 2024 Vannacci a Radio Libertà: “Le sanzioni alla Russia avvantaggiano la Russia”. Il generale Roberto Vannacci, intervistato a Radio Libertà, su Ue e Ucraina: “L’inasprimento delle sanzioni contro la Russia ci gioca contro, perché rendono la Russia sempre più indipendente dalla Ue e dall’Occidente. (agenzia giornalistica opinione)
Il Consiglio dell’Ue ha adottato oggi un 15° pacchetto di sanzioni contro la Russia per la sua guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina. Queste misure sono progettate per affrontare l’elusione delle sanzioni dell’Ue attraverso il targeting della flotta ombra di Putin e indebolire il complesso militare e industriale della Russia. (LAPRESSE)
L’Unione europea si prepara a chiudere il 2024 a suon di sanzioni contro la Russia e promesse, ancora da rispettare del tutto, di sostegno finanziario e militare all’Ucraina. (Il Fatto Quotidiano)
BRUXELLES (Trentino)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Vannacci a Radio Libertà: “Le sanzioni alla Russia avvantaggiano la Russia”. Il generale Roberto Vannacci, intervistato a Radio Libertà, su Ue e Ucraina: “L’inasprimento delle sanzioni contro la Russia ci gioca contro, perché rendono la Russia sempre più indipendente dalla Ue e dall’Occidente. (agenzia giornalistica opinione)
La preoccupazione del Parlamento Europeo è dettata soprattutto dai potenziali danni ambientali che la circolazione di queste petroliere potrebbe provocare. Le ‘flotte ombra’ con la loro attività di esportazione, costituiscono il 70% circa dell’export marittimo russo. (Marine CuE)