Il vuoto strategico americano che l'Europa non sa riempire
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Il Medio Oriente attende una Dottrina Trump rivista e corretta. Per adesso ne conosciamo la versione bocciata, quella del vicepresidente. In una conversazione tra responsabili della politica estera e militare - tenuta per errore su una messaggeria aperta a un giornalista - JD Vance ha criticato l'intervento contro gli Houthi che sparano razzi alle navi mercantili nel Mar Rosso. Come ha ricordato Vance, lì transitano poche navi americane, mentre il 40% del traffico per l'Europa viaggia in quelle acque. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Alle fine sono arrivate le scuse. Mike Waltz si è assunto la responsabilità per aver inserito il direttore dell'Atlantic Jeff Goldberg nella chat riservata del Pentagono sugli attacchi agli Houthi. (ilmessaggero.it)
Il presidente Donald Trump ha riconfermato la sua stima nei confronti del Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, di cui alcuni osservatori prevedevano le dimissioni dopo l’imbarazzante caso dell’inserimento in una chat su Signal composta dai vertici dell’Amministrazione USA di Jeff Goldberg, capo redattore di The Atlantic. (Analisi Difesa)
– Vorrei, ma forse non ci riesco. Jeffrey Goldberg, direttore del magazine The Atlantic, di orientamento centrista e liberale, si è trovato iscritto d’ufficio a un gruppo su Signal, una piattaforma di messaggistica nota per la sua sicurezza. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Penso che questo sia un altro esempio di comportamento sciatto, negligente e incompetente, in particolare in merito a delle informazioni classificate – ha detto Mark Warner, uno dei membri di primo piano della commissione – il fiasco di Signal non è un caso isolato». (il manifesto)
Giustamente il direttore della CIA John Ratcliffe e la DNI Tulsi Gabbard sono stati messi sulla graticola ieri dalla Commissione Intelligence del Senato e probabilmente verrà condotta un’indagine delle competenti commissioni del Congresso. (Nicola Porro)
Un attacco militare anticipato nei minimi dettagli, bersagli e strategie discussi su un’app di messaggistica insicura e, per un errore clamoroso, un giornalista incluso tra i destinatari. Sembra la trama di un thriller politico, ma è la realtà di una vicenda imbarazzante che sta scuotendo Washington. (il Giornale)