Israele bombarda la Siria, mentre crescono le proteste contro Netanyahu

Israele bombarda la Siria, mentre crescono le proteste contro Netanyahu
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LifeGate ESTERI

Le proteste antigovernative in Israele, l’attentato in Cisgiordania, i raid israeliani in Siria. Il Medio Oriente è una polveriera. Sabato 7 settembre centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza contro il governo Netanyahu. Domenica 8 settembre mattina un uomo ha aperto il fuoco contro i soldati israeliani, uccidendo tre persone. In serata Israele ha bombardato siti militari nella Siria centrale, uccidendo 16 persone. (LifeGate)

La notizia riportata su altri giornali

Reuters riporta che “due fonti di intelligence regionali hanno affermato che un importante centro di ricerca militare per la produzione di armi chimiche situato vicino a Masyaf, nella provincia di Hama vicino alla costa del Mediterraneo, è stato colpito più volte”. (Il Fatto Quotidiano)

Nel mirino ci sarebbero stati obiettivi a Damasco, Tartus e Homs, oltre al centro di ricerca situato nella provincia di Hama. (Il Sole 24 ORE)

Non diminuiscono i timori per un’escalation del conflitto a tutta la regione del Medio Oriente. Nella notte Israele ha condotto attacchi aerei contro cinque siti in Siria, in particolare nella zona di Masyaf, a ovest di Hama (nel centro del Paese), un’area che si ritiene venga utilizzata come base dalle milizie filo-iraniane di Hezbollah. (L'Osservatore Romano)

Israele, serie di attacchi in Siria: almeno 18 morti

Israele continua impunemente a bombardare i paesi vicini con il pretesto della sicurezza, un fattore che i governi occidentali continuano a ritenere come esclusivo monopolio di Tel Aviv. (Contropiano)

«Il numero delle vittime nell'aggressione israeliana su diversi siti vicino a Masjaf è salito a sette morti, di cui tre civili, tra cui un uomo e suo figlio che si trovavano in un veicolo e quattro soldati non identificati», ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH). (Corriere del Ticino)

Serie di attacchi di Israele nella Siria centrale con almeno 18 morti e oltre 30 feriti. Il bilancio è stato fornito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra, secondo cui tra le vittime ci sono otto combattenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)